Il volto triste e sconsolato del Presidente della Salernitana Danilo Iervolino, inquadrato dalle telecamere di DAZN in tribuna dello stadio Olimpico di Roma, fotografa alla perfezione il momento attuale della squadra granata che, nonostante il cambio di quattro allenatori in una stagione calcistica, continua a inanellare sconfitte e prestazioni non all’altezza della massima serie del calcio italiano.

Nella gara con i campani, la Lazio, dal canto suo, pur in piena contestazione per i deludenti risultati e con una situazione psicologica non favorevole, con il minimo sforzo ha ottenuto il massimo risultato, vincendo facile e con risultato largo.

Sono bastate alcune giocate di livello ai calciatori biancazzurri e qualche individualità un po’ più ispirata, vedi Felipe Anderson, per avere la meglio su avversari che, nonostante i proclami della vigilia e il carico di motivazioni che Colantuono ha tentato di iniettare nella testa dei calciatori, si sono sciolti come neve al sole dopo la prima mezz’ora di gioco, non riuscendo a ripartire dalla discreta prestazione del secondo tempo con il Sassuolo.

Sono emerse anche in questo match le già note fragilità tecnico – tattiche della Salernitana. Una difesa insicura e colabrodo, nonostante gli inserimenti di campioni di spessore quali Boateng e Manolas, un centrocampo con poca qualità e scarsa coesione di reparto, un attacco spuntato e poco incisivo, il tutto condito da una sfavorevole situazione psicologica dei calciatori.

La confusione che ha regnato sovrana nella gestione di questa sciagurata stagione calcistica dei granata, compresi i quattro cambi di allenatore oltre che del direttore sportivo, ha fatto si che tutti i nuovi acquisti, estivi e invernali, sono scivolati nell’anonimato senza riuscire a dare un contributo palpabile alla causa. L’unica eccezione può essere individuata in Tchauna che, avendo giocato con maggiore continuità, è riuscito a mettersi in mostra facendo intravedere potenzialità tecniche interessanti.

Gli altri calciatori acquistati quest’anno, vedi Legowski e Martegani, ma anche qualcuno che era già in organico, vedi Sambia e Simi, sono stati impiegati sempre con il contagocce e non sono riusciti a giocare con quella necessaria continuità che avrebbe potuto far intravedere anche in loro delle buone potenzialità.

E’ ora di guardare al futuro. Il duro campionato di serie B aspetta i calciatori dell’ippocampo e non farà loro sconti. In cadetteria il blasone non conta nulla. Bisognerebbe già da ora programmare la nuova stagione calcistica per allestire una squadra competitiva, altrimenti si rischia un altro campionato disastroso e la mortificazione, in tal caso, sarebbe insopportabile per una tifoseria che non merita assolutamente un altro anno calcistico condito da continue e umilianti sconfitte sportive.

Se la ripartenza dovesse avvenire dallo sguardo triste, mesto e preoccupato mostrato da Danilo Iervolino allo stadio Olimpico, ci sarebbe poco da essere ottimisti. I rumors della messa in vendita della società granata si susseguono giorno dopo giorno, con nuovi particolari. Al momento non si registrano trattative concrete anche perché gli imprenditori finora interpellati non hanno mostrato interesse alla trattativa di rilevazione delle quote societarie.

Il gruppo milanese Azimut, a cui sarebbe stato affidato l’incarico di vendere le quote societarie della IDI srl, al momento non fa trapelare alcuna indiscrezione. Ai tifosi granata non resta altro che archiviare il più presto possibile la grande amarezza e delusione per questo umiliante campionato e sperare in un futuro migliore, con o senza Danilo Iervolino al comando.

Il Presidente Danilo Iervolino esulta sotto la curva
Il Presidente Danilo Iervolino esulta sotto la curva

Ma il futuro migliore si costruisce ora, bisognerebbe iniziare da subito a programmare ed è qui che casca l’asino. Ci vorrebbe il Danilo Iervolino entusiasta e appassionato dei primi tempi. Quel Presidente carico di motivazioni e determinato a regalare un sogno a Salerno e ai salernitani, capace di una impresa salvezza, quella del 7%, che rimarrà agli annali della storia calcistica della squadra del cavalluccio marino.

Danilo Iervolino lascia o raddoppia?

LAZIO-SALERNITANA 4-1, TABELLINO E VOTI DEI GRANATA

MARCATORI: 7′ e 35′ Felipe Anderson (L), 14′ Vecino (L), 16′ Tchaouna (S), 88′ Isaksen (L)

LAZIO (3-4-2-1): Mandas, Patric, Casale, Gila (84′ Isaksen); Lazzari, Vecino, (81′ Rovella), Kamada, Marusic (58′ Hysaj); Felipe Anderson, Luis Alberto (81′ Cataldi); Castellanos (80′ Pedro).

SALERNITANA (3-4-2-1): Costil 5.5; Gyomber 5, Boateng 5 (46′ Sambia 6), Pirola 6; Zanoli 5 (46′ Legowski 6), Maggiore 6 (46′ Manolas 6), Coulibaly 5, Bradaric 5.5; Tchaouna 6.5, Candreva 6 (85′ Martegani sv); Ikwuemesi 5.5 (76′ Weissman sv).

Arbitro: Zufferli

Ammoniti: Coulibaly (S)

Espulsi: –

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