area ex-consorzio agrarioBellizzi. È del 16 settembre l’avviso in Gazzetta Ufficiale che rende di fatto operante l’ appalto dei lavori all’ex-Consorzio agrario a Bellizzi e che ne getta il primo passo verso la cessione.

La questione è alquanto spinosa e tira in ballo tutte le forze presenti sul territorio. Perché se da un lato quell’area ha una storia particolare alle spalle e per questo risulta altrettanto cara ai cittadini, dall’altro l’opposizione e altre associazioni civiche reclamano la possibilità di realizzare spazi adibiti all’uso comune, come aree di verde attrezzato e luoghi di ritrovo.

mimmo volpe 2La polemica più forte nasce dall’ex-sindaco della città, Mimmo Volpe, che denuncia l’avvenuto appalto dei lavori senza che si sia aspettato l’esito della sentenza del Tar, prevista per il 18 ottobre.

“In caso di approvazione del ricorso – spiega Volpe – ci ritroveremmo, nella migliore delle ipotesi, con un inutile esborso di denaro dalle casse comunali per risarcire la ditta che a quel punto, come ovvia conseguenza, richiederebbe il rimborso per le spese di progettazione.” Il leader dell’opposizione ha anche deciso di non essere presente al Consiglio comunale del 26 settembre perché l’ultimo dei punti all’ordine del giorno riguardava l’approvazione del regolamento disciplinante l’alienazione del patrimonio comunale, considerato da Volpe – stando alle sue dichiarazioni – il passo “propedeutico per la vendita.”

Un inutile colata di cemento insomma è la posizione drastica dell’opposizione verso le intenzioni dell’amministrazione comunale sull’area in questione.

Di parere diametralmente opposto è invece il sindaco Pino Salvioli che parla di “pura demagogia e di inutili sofismi senza consapevolezza di ciò che riguarda i termini precisi del problema.” Secondo Salvioli, infatti, l’opera si inserirebbe in un discorso ben più ampio di riqualificazione urbana che rimedierebbe anche al contenzioso “ereditato dalla scorsa amministrazione.”

salvioli 2“Nel progetto che noi andremo a realizzare sfrutteremo il Piano Casa che ci consentirà di riqualificare la piazza, costruire parcheggi funzionali alle nuove costruzioni e compensare a quelli non fatti in passato, recuperare una vasta zona verde per i bambini e per gli anziani e la riqualificare il centro sociale, tutto ciò attraverso la risistemazione di una zona dismessa e, tra l’altro con struttura compromessa dal punto di vista statico dopo l’abbattimento attuato dalla precedente amministrazione.”

“Quello che dicono loro accade nel finanziamento pubblico non con il privato, se fossero stati convinti di aver ragione e avessero riscontrato un vizio nella procedura sicuramente avrebbero presentato la richiesta di sospensiva con tutto ciò che ne sarebbe conseguito, incluso la possibilità di dover rimborsare di tasca propria la ditta.”

Rossella Fusco