Salerno. Fibrillazioni all’interno degli uffici INPS di Salerno contro i tagli dei servizi e della retribuzione paventati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, secondo la Legge di Stabilità 2013.
Intanto si annuncia assemblee e black out informatico verso lo sciopero generale del 18 ottobre.
“Stigmatizzando le gravi ripercussioni sia sui servizi resi dall’INPS che sulle retribuzioni, – si legge in una nota ufficiale del comitato provinciale INPS di Salerno – si comunica che intende continuare le azioni previste, decise a livello di Coordinamento Nazionale USB INPS, al fine di contrastare le Ministero Economia e Finanza e del Governo che nulla hanno a che fare con la ‘razionalità’ e che gettano sul ‘lastrico’ migliaia di famiglie, le quali, sulla parte di retribuzione accessoria che si intende tagliare, avevano confidato per poter vivere dignitosamente; USB denuncia inoltre, il ‘grave’ attacco che l’Istituto sta subendo da anni a causa di veri e propri ‘affaristi’ che ‘hanno messo le mani’ sul più grande Ente di Welfare Europeo e sui Fondi dei lavoratori. A questi affaristi diciamo che ‘i soldi dei lavoratori non si toccano’, ivi compresi i fondi INPS-EX INPDAP ed EX ENPALS.”
Nella nota si elencano anche delle proposte alternative al provvedimento in questione: ricontrattazione degli appalti; taglio di ‘tutte le auto blu’ ed inserimento nelle Unità produttive di tutti gli autisti; taglio di tutte le consulenze degli ex Dirigenti in pensione; remunerazione simbolica per chi assume la Presidenza dell’Ente e per i Consiglieri di Amministrazione; cancellazione dell’appalto con la KPMG; reinternalizzazione dei servizi informatici ed immediata cessazione dell’appalto esterno.