Roberto-Monaco-CampagnaQuesta settimana proponiamo l’intervista a Roberto Monaco, sindaco del comune di Campagna, eletto dopo l’ultima tornata elettorale e dopo il ballottaggio con Gerardo Rago. Un favore cittadino del 64,34 % di preferenze che gli ha conferito la fascia di primo cittadino.

Il suo mandato è cominciato con grande entusiasmo anche da parte della cittadinanza che ha ravvisato in lei la possibilità di una svolta concreta. Ci vuol dire quando Roberto Monaco si è avvicinato alla vita politica e se era nei suoi programmi diventare sindaco del comune di Campagna?

“Ero fresco di laurea, nel 1991, e furono delle persone più grandi di me ad invogliarmi e a propormi una cosa che per me era nuova, questo termine politica a me sconosciuto mi conquistò pian piano, all’inizio non ne capivo i contorni ma da quel momento è andata avanti e non me ne sono più liberato. Più che a pane e politica direi che sono cresciuto a pane e libri.”

Sono trascorsi abbondantemente i primi 100 giorni dal suo insediamento. Un bilancio sulle iniziative che secondo lei sono le più importanti da perseguire per la sua squadra.

“Ovviamente abbiamo dovuto inseguire delle emergenze ma allo stesso tempo le emergenze non ci hanno impedito di rimettere in moto la macchina amministrativa in modo da agganciarsi alle nostre priorità del programma. L’esempio più lampante riguarda la questione energetica, una delle nostre prime delibere è stata l’adesione al ‘Patto dei sindaci’. Caposaldo della nostra azione è sicuramente la partecipazione ai bandi per cui cerchiamo di non farci sfuggire nessuna opportunità dal punto di vista europeo, nazionale e regionale. Arriveremo a mettere su un ‘Ufficio Europa’, il nome tradisce un po’ la mission che andrà a svolgere perché non si occuperà solo di Europa ma in generale di come trovare la finanza di accompagnamento alle opere pubbliche materiali e immateriali. Per questo abbiamo concepito le tre occasioni formative a Bruxelles di tre giovani neolaureati campagnesi; una volta apprese le Istituzioni europee, il funzionamento delle commissione, le possibilità di approvvigionamento rientreranno qui in comune e si occuperanno specificamente di fondi. Ecco, questa è un’iniziativa per me importantissima perché siamo riusciti ad attuarla senza sottrarre soldi alle casse dell’Ente ma sottraendoli al nostro compenso. Per quanto riguarda il lavoro ci siamo già impegnati con due bandi: un bando per immettere sul mercato l’assegnazione di lotti di servizio nell’area PIP (Piano per insediamenti produttivi) e un altro bando per urbanizzare nuovi 15 lotti, vogliamo ampliare la gamma di offerta dei lotti per calamitare nuovi insediamenti da parte di aziende. Quello che ci preme è sicuramente diventare abili ad assicurare maggiori entrate proprie.”

Relativamente alle questioni randagismo ed incuria stradale cosa si è fatto e cosa si continuerà a fare?

“Rispetto al randagismo che è forte causa di malcontento e disordine stiamo elaborando un regolamento, poi uscirà un’ordinanza sindacale. Istituiremo il cane di quartiere che è differente da quello randagio che si sposta senza meta. Il ‘cane di quartiere’ è invece un cane che sosta in un determinato luogo, cippato e sterilizzato, che si apposta in una determinata zona perché c’è qualcuno che lo accudisce, tutto questo anche grazie al riconoscimento dell’Asl. Per quanto riguarda le strade, bisogna premettere che Campagna è il secondo comune della provincia di Salerno dunque possiede una dotazione infrastrutturale viaria notevole. Ci sono poi delle strade statali che ovviamente esulano dalla competenza del comune. Per accompagnare interventi strutturali attualmente disponibilità economiche e trasferimenti dallo stato non ce ne sono. Quello che stiamo facendo noi è uscire dalla logica degli interventi tampone e, ad esempio, agganciarci ad interventi strutturali. Ad esempio il Ministero delle Infrastrutture anche quest’anno ha lanciato il bando ‘Piano città’ che è scaduto il 5 ottobre ed è un bando all’interno del quale noi abbiamo incluso anche della viabilità per migliorarne la qualità.”

Il Quadrivio è il centro della zona commerciale. Intende rispettare questa vocazione del territorio oppure punta a risanare la sperequazione creatasi rispetto al capoluogo. Come vivono i cittadini di Campagna centro storico questo decentramento in termini commerciali-industriali?

“La situazione attuale non è soltanto frutto di evoluzione naturale delle cose ma anche dell’impostazione che fu data, nel 1971, all’allora Prg (Piano regolatore generale) che aveva previsto nel Quadrivio la nascita di un luogo più commerciale, la cosiddetta parte nuova rispetto al centro storico. La caratterizzazione nella lettura che se ne fa oggi contempla il territorio di campagna ad organizzazione satellitare: l’urbanità non si esaurisce nel centro storico, ma ci sono tante realtà, ciascuna con una sua vocazione specifica. La vocazione dimensionalmente più rilevante è quella del Quadrivio dove le problematiche maggiori sono di coesione sociale e di qualità della vita. Vi risiedono spesso persone in transizione, magari attratti da un canone di locazione conveniente; noi stiamo cercando di trovare contenitori di coesione sociale e di aggregazione, non solo fisici o materiali ma anche di occasione di incontro, quest’anno ad esempio il ‘Campagna Sport Village’ e in questo senso proseguono le prossime iniziative. Bisogna cementare meglio i rapporti. L’attitudine diversa del centro storico e del Quadrivio va letta non in una logica di differenziazione di complementarietà dove il centro storico rappresenta la testa, la cultura, la storia di questo posto ma bisogna rigenerare e rivitalizzare il tessuto.”

Come si lega la cultura ad uno sviluppo locale così variegato e su cosa si è deciso di puntare per fare aggregazione?

“Ci sono tanti momenti culturali soprattutto eventi; è nel momento culturale che si crea l’identità di un popolo. I giovani sono dinamici, hanno una capacità straordinaria di essere il veicolo dell’innovazione e sono una formidabile infrastruttura per agganciarsi al futuro. Qui d’estate è stato organizzato il ‘Tre piazze festival’, ‘La chiena’ che è il nostro momento culmine e che è stata rigenerata ed ampliata anche grazie alla Proloco che ha un consiglio di amministrazione molto giovane e propositivo. È stato istituito anche il servizio navetta già tentato in passato ma fallito. Quest’anno abbiamo osato ed è andata benissimo con circa 20.000 presenze nelle due serate e la gente è rimasta molto soddisfatta senza il pensiero di trovare il parcheggio, dunque sicuramente ci ripeteremo.”

Campagna è un’ex-sede vescovile. Come intende valorizzare questo patrimonio ecclesiastico?

“C’è una componente di questa città che si aggiunge al fascino che già ha, è la città di sotto fatta dai succorpi delle chiese che restituiscono uno spaccato inedito e anche sconvolgente fatto di cunicoli. Abbiamo pensato di sistematizzare un itinerario dello spirito collegando le visite alle varie chiese, unendole con le manifestazioni più tipiche. La presenza delle chiese nel comune di Campagna non è soltanto architettonica, c’è una profonda spiritualità che si avverte in questo luogo e la si può esportare. Gli itinerari dello spirito non si devono concludere con un’offerta locale ma devono avere la capacità di collegarsi con altri itinerari dello spirito come ad esempio con le vie di San Paolo, i percorsi micaelici, con la via francigena che arriva fino al Lazio, con Santiago de Compostela, per fare degli esempi e arrivare dunque all’interno dei cammini d’Europa. Si può fare stipulando dei protocolli con l’Opera romana pellegrinaggi’ ovvero con quelle associazioni ed enti che offrono come core business della propria attività escursioni, gite e giornate dello spirito.”

Macchina amministrativa più trasparente, comune casa di vetro, attivazione dello streaming per i consigli comunali. Cos’altro avete ancora previsto per abbattere un po’ la diffidenza dei cittadini verso la politica che, in generale a livello nazionale, non è sempre stata così limpida e trasparente? Sbaglio o il sito del comune andrebbe rivisto perché poco intuitivo?

“Lo streaming è un’iniziativa importantissima perché mira a coinvolgere tutti nei momenti decisivi per la vita politica di un comune. Un’altra cosa che mi piace ricordare è la porta di ingresso nell’ufficio del sindaco, ho voluto che diventasse trasparente perché tutti devono sapere chi riceve il sindaco e cosa faccia, qui non è nulla di mio, io sono di passaggio. Per quanto riguarda il sito va certamente rivisto, è una mia dannazione. Io vorrei un sito 2.0, dialogante e non solo informativo, purtroppo esiste una contrattualistica che lega l’Ente ad una stipula vecchia. Alla scadenza del contratto cercherò degli interlocutori che sappiano dare risposte efficaci relativamente a quello che io cerco e che rendano giustizia anche nel web ad una città che ha una storia importante.”

Per quanto riguarda la Tares cosa avete previsto?

“Per la prima volta abbiamo applicato una serie di esclusioni, riduzioni ed agevolazioni rispetto alla quota cento. Il principio generale della Tares è quello secondo cui chi più produce più paga a differenza della Tarsu che non valutava le variabili. Abbiamo anche fatto un documento informativo che illustri un po’ i principi generali seguiti. Purtroppo per l’immondizia non ci sono più fondi pubblici e tutto ciò che si spende per i rifiuti deve essere coperto attraverso le contribuzioni dei cittadini, però i comuni più virtuosi pagano di meno. Nel 2014, quando approveremo il vero bilancio di previsione della mia amministrazione andremo già a diminuire la quantità di rifiuti ad esempio con la casa dell’acqua per diminuire l’impatto delle bottiglie di plastica nel conferimento a rifiuto e l’obiettivo è quello di arrivare pian piano ad autogestire i rifiuti.”

Visto il patto di stabilità e tutti i limiti imposti qual è attualmente la sofferenza più forte per il comune di Campagna?

“Nel bilancio di previsione 2013 si è sostanzialmente traslata la previsione di spesa del 2012,  facendo questo si è incappati in alcune cose: come il non valutare 320.000 euro in meno per effetto della spending review, i minori trasferimenti della Regione per 177.000 euro e poi anche maggiori spese per effetto del doppio turno elettorale. Insomma meno entrate e maggiori uscite hanno portato quest’Ente a dover recuperare circa 600.000 euro. Cosa sicuramente non imputabile alla nostra amministrazione ma frutto di un’azione passata. Questa situazione, come è ovvio, ha comportato l’aggiornamento di alcuni parametri (innalzamento aliquote, ndr). Nel 2014, sapendo che certi trasferimenti dallo Stato non arriveranno più non ci sarà bisogno di recuperare dei soldi e potremo riabbassare le aliquote.”

I suoi rapporti con la minoranza, avverte un dialogo costruttivo oppure ostinazione a prescindere?

“Ho fatto quindici anni di opposizione pensando sempre che fosse un’occasione di governo da esercitare attraverso le proposte. È importante costringere la maggioranza a valutare non solo le sue di proposte ma mediare al fine di approdare alla soluzione migliore per la città. Adesso c’è il gruppo di Pierfrancesco D’Ambrosio, Gerardo Rago, Raffaele Naimoli, Elisabetta Granito, una minoranza insomma abbastanza composita con cui mi auguro di collaborare e dialogare per questi cinque anni.”

Una considerazione sull’attuale scenario politico italiano.

“Osservando lo scenario attuale mi vien in mente il caleidoscopio, ciò che vale un minuto prima non varrà il minuto successivo. Credo che siamo in un momento di grandissimo cambiamento, le cose che stanno accadendo in questi giorni apporteranno mutamenti profondi anche sotto il punto di vista dell’assetto e della ridefinizione delle coalizioni in campo.”

Restringendo la questione al partito cui lei fa capo, è possibile avere un suo parere sulla decadenza di Berlusconi? Tra gli schieramenti che circondano il Cavaliere sarebbe più falco o più colomba?

“Vorrei che la giustizia non desse mai neppure il sospetto di non essere giusta. Andando al punto, sono per la costruzione di uno schieramento che sia perfettamente in linea con il PPE e dunque mi piacerebbe che esistesse da noi un partito moderato sullo stesso stile dell’aggregazione del Partito Popolare europeo. Se ci pensa, le ho risposto.”

Considerando il particolare momento storico e la miriade di famiglie ridotte al lastrico, un messaggio per i suoi cittadini.

“Noi riteniamo che la città di Campagna ha le potenzialità per superare questo momento estremamente critico, bisogna generare nuove possibilità per far restare qui i giovani e creare nuove occasioni di lavoro. Il nostro paese è potenzialmente ricco e dobbiamo fare solo in modo che queste risorse si traducano in economia reale per i cittadini.”

Rossella Fusco