festa della castagna roccadaspideRoccadaspide. Si è conclusa sabato la manifestazione fortemente voluta dal Forum dei giovani di Roccadaspide in collaborazione con l’Associazione Arcobaleno. Tre serate dedicate alla degustazione di prodotti tipici locali, a base di castagne, dalla buona musica popolare,e  l’esposizione di stand  di prodotti tipici,  e manufatti artigianali. L’affluenza è stata notevole, soprattutto nella serata di venerdì, forse un po’ meno sabato, ultima serata, dovuta al cattivo tempo.

Un evento molto importante per il territorio, nato per valorizzare le principali caratteristiche enogastronomiche, come la castagna, nonché rendere noti  gli aspetti culturali, folklorisitici, musicali e ricreativi tipici della tradizione locale volti a valorizzare il patrimonio ambientale. La castagna non è solo il prodotto tipico di Roccadapide, è molto di più: le castagne rappresentano da sempre la principale attività di sostentamento di molte famiglie, tant’è che quasi l’intera economia cittadina si basa sulla raccolta, la lavorazione, la trasformazione nonché la vendita del prodotto.

“La festa della castagna è una manifestazione importante per il nostro paese. Solo in serata di venerdì si è avuta la presenza di 6/7 mila persone, forse sabato un po’ meno perché ha piovuto e la gente ha preferito rimanere a casa”- dichiara il presidente del Forum dei giovani di Roccadaspide, Massimo Sabetta, e proprio a lui abbiamo rivolto alcune domande sulla manifestazione .

Una manifestazione dunque molto importante per il territorio?

“Si, siamo rimasti molto soddisfatti. Questo è il secondo anno consecutivo, è una fase di rodaggio. Una festa che è stata rilanciata dopo anni di abbandono, che ha coinvolto soprattutto i giovani, che si prodigano e fanno di tutto per valorizzare il proprio territorio affinché non lo abbandonino e si impegnano per un fine davvero nobile. Non soltanto si è voluto valorizzare un prodotto principe dell’economia di Rocca, ma soprattutto come centro storico di un paese che oramai era quasi in uno stato di abbandono.  Quindi abbiamo voluto coniugare il prodotto con la valorizzazione storica e culturale del paese, infatti, all’interno del Castello Filomarino,  si è avuto modo di assistere all’interno delle carceri del castello ad una mostra di pittura affiancata dalla degustazione di vini locali. E’ stata sicuramente suggestiva l’ambientazione, abbiamo cercato di coniugare l’arte con l’arte, e infine ci sono stati  i vari spettacoli musicali, espressioni artistiche del posto, cercando di dare spazio ai nostri gruppi musicali, e facendo capire che siamo per il territorio e con il territorio e sicuramente vicini alle esigenze di chiunque sia intervenuto. Colgo l’occasione per dire grazie all’amministrazione comunale che ci ha patrocinato, al Patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Salerno, al Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, al sindaco Girolamo Auricchio, e alla cittadina, ai proprietari delle taverne e dei locali, ma soprattutto ai ragazzi che con il loro entusiasmo hanno trasmesso questa voglia di fare a tutti, il paese infatti ha ricevuto proprio dai giovani un input, che è quello di fare e di migliorarsi.”

Alessandra Agrello