save paestumPaestum. Due giorni al lancio della raccolta fondi “Save Paestum“, gemella internazionale di “Paestumanità“, con la quale Legambiente punta ad acquistare collettivamente i terreni privati – e quindi non fruibili – del sito archeologico di Poseidonia – Paestum, sito Unesco patrimonio mondiale dell’umanità dal 1998, per restituirli alla loro naturale funzione culturale.

Come fare? Acquistando dei lotti dalla piattaforma internazionale IndieGoGo.com, la stessa usata dal Presidente degli Stati Uniti D’America Barack Obama per la sua campagna elettorale: “Vorremmo raggiungere un budjet di 70mila dollari in 45 giorni” ci spiega Valentina Del Pizzo, archeologa e responsabile dell’iniziativa.

“Ci sono diverse opzioni di contributo che vanno dai 10 a 500 dollari” – continua Del Pizzo –  “Questo contributo viene ripagato non solo con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante per il sito archeologico, ma anche con un dono da Paestum e di un titolo che, a seconda del contributo versato, da va “Amico” a “Mecenate” di Paestumanità”.

L’archeologa Del Pizzo coglie l’occasione anche per ricordarci le battaglie di Paestumanità e la necessità di farla diventare un’azione internazionale sulla piattaforma IndieGoGo.com: “La presenza della proprietà privata nell’area archeologica non permette di avere una visuale d’insieme del sito. Oggi il visitatore, biglietto alla mano, può godere soltanto della porzione di abitato (25 ettari) acquisita dal Ministero dei Beni Culturali, che comprende i santuari greci, le strutture civili, il foro e le domus romane. Tra questi monumenti e le imponenti mura ancora integre che proteggevano il nucleo urbano, insistono 95 ettari di terreno di proprietà privata, sottoposti a sfruttamento agricolo intensivo ed in parte destinati ad ospitare allevamenti.”

Save Paestum” raccoglierà le adesioni dal 6 dicembre al 19 gennaio 2014, per iniziare il nuovo anno con la speranza di raggiungere la quota necessaria per l’acquisto del primo lotto dell’area archeologica.

Arianna Grilli