Guglielmo Vairo (Sindaco di Piaggine)A Piaggine l’Imu non si pagherà. A stabilirlo è una delibera comunale del 17 dicembre. Nel documento approvato dall’amministrazione comunale la tassa più odiata dagli italiani non graverà sui piagginesi perché il Comune ha deciso di aderire alla protesta promossa dal movimento “sindaci virtuosi”. In questo modo – è messo nero su bianco nel documento – si chiedono al governo le risorse messe a disposizione dal bilancio statale per garantire il minor gettito Imu 2013 dei Comuni che hanno adottato provvedimenti di aumento dell’aliquota base ‘sulla prima casa’.

Raggiunto al telefono il sindaco Guglielmo Vairo all’enfasi della piacevole notizia, specie in tempi di crisi economica e sociale, preferisce un cauto pragmatismo.

“Nessuna notizia eccezionale, valutati i presupposti di legge abbiamo semplicemente sfruttato un’opportunità offertaci dallo Stato centrale; facciamo solo  il nostro dovere”.

Più che contenti si immagina i cittadini di Piaggine, finalmente un primo cittadino che al bla bla del politichese preferisce la sostanza dei fatti, di questi tempi, davvero difficile scovarli.

Raffaele de Chiara 

1 COMMENT

  1. approfitto della possibilità per dare un consiglio a tutti i sindaci dei piccoli paesini, al sindaco di Piaggine, essendo mio nipote, parlerò da vicino. Le case dei piccoli centri di montagna oramai servono ai proprietari che le hanno ereditate solo per venire una volta all’anno e in molti casi neanche per una volta all’anno. Pagando l’IMU come seconda casa probabilmente rinunceranno a ritornare e venderanno (casomai fosse possibile). Un altro problema è per i vecchietti che sono in casa di cura o presso i figli lontani per essere assistiti. Anche questi pagano l’IMU come seconda casa. Cosa si può fare?. Lo so che i contributi dello stato ai comuni sono venuti a mancare, ma, se le cose resteranno come sono, penso che molti rinunceranno ad avere una casetta fatiscente nel paese natale, lasciandolo morire per sempre.

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