CitarellaNocera Inferiore. Stamane il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha notificato un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip di Nocera Inferiore, su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di Giovanni Citarella, suo fratello minore Christian e il cognato Alfonso Faiella. Sui tre grava l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false e intestazione fittizia di beni.

L’indagine, denominata dai militari delle fiamme gialle ‘Nuceria’, coinvolge 136 persone ai quali vengono contestati reati tributari, fittizia intestazione di beni e riciclaggio.  Le indagini, durate oltre due anni sono state avviate a seguito  di una semplice denuncia di smarrimento di 5 assegni bancari, per un totale di 55mila euro emessi dalla Società di calcio di Nocera Inferiore presentata da un giocatore professionista di calcio, all’epoca tesserato col club molosso.

Le attività di polizia giudiziaria condotte  hanno portato alla luce un “universo societario” composto da numerose persone giuridiche – accomunate tutte dalla gestione uti dominus da parte di un’associazione a delinquere composta da Giovanni Citarella, il fratello Christian e il cognato Alfonso Faiella. Più nel dettaglio i tre, con la collaborazione attiva di molti altri personaggi, tutti indagati, si sono fatti promotori di una associazione finalizzata alla realizzazione di un complesso meccanismo di “architettura societaria” basato in estrema sintesi su società cartiere intestate a soggetti prestanome nullatenenti, alcuni dei quali reclutati addirittura tra clochard senza fissa dimora, spesso irreperibili, nonché su società, anch’esse intestate a prestanome, solo parzialmente operanti, ciò per non apparire “in prima persona”, nell’esecuzione di appalti pubblici dell’Ente Provincia di Salerno formalmente aggiudicati da altri soggetti economici. Queste “cartiere” hanno proceduto a sovrafatturazioni di prestazioni a favore di terze società, realmente operanti ed in affari con la famiglia  Citarella, mediante le quali – per stessa ammissione del  presidente Citarella– si sono creati fondi occulti in contanti per procedere al pagamento di tangenti per l’aggiudicazione irregolare degli appalti pubblici. Tutto ciò è stato possibile con il coinvolgimento attivo di funzionari e operatori di banca che hanno consentito l’effettuazione di operazioni di sportello a soggetti privi di qualsiasi autorizzazione rispetto al rapporto movimentato, nonché con grave danno per l’Erario atteso che le cartiere non hanno mai dichiarato alcun reddito e hanno evaso imposte dirette ed indirette per svariati milioni di euro.

Infatti, le indagini hanno dimostrato come Giovanni Citarella- già destinatario in passato di una misura di prevenzione definitiva – onde evitare future possibili aggressioni patrimoniali, ha posto in essere plurime condotte di intestazione fittizia di beni e quote societarie avvalendosi oltre di soggetti nullatenenti anche di familiari. Nel contempo, le società affidate ai prestanome hanno rappresentato il veicolo tramite il quale: pagare in nero ingenti somme di denaro a calciatori professionisti militanti nella società calcistica A.S.G. Nocerina S.r.l. nonché ad altri tesserati/dipendenti della menzionata società sportiva (allenatore, magazziniere etc); effettuare “quale interposto soggetto economico” prestazioni di sponsorizzazione a favore di soggetti utilizzatori, da considerarsi relative, per buona parte, a operazioni inesistenti.  Tutto questo ha comportato sottrazione di materia imponibile per milioni di euro, rendendo l’erario vittima del complesso sistema architettato. I finanzieri hanno poi provveduto alla confisca di un ingente patrimonio composto da beni mobili e immobili, in particolare di società intestatarie di un notevole patrimonio immobiliare; del 42% del capitale sociale dell’ASG Nocerina SRL; del 50% della società che gestisce il PARK HOTEL a Mercato San Severino; quote rappresentative del capitale sociale di 54 società; 53 fabbricati; 6 terreni; 95 auto e moto; un’imbarcazione e somme di denaro su circa 150 conti bancari. Il tutto per una somma di circa 34 milioni di euro.