Ferrovia SicignanoSicignano degli Alburni. Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di una tratta ferroviaria sospesa dal 1987 e mai più riattivata. Si tratta della linea ferroviaria Sicignano degli Alburni – Lagonegro, una delle linee dalla storia più triste e sfortunata d’Italia. Costruita con lo scopo di collegare il Vallo di Diano con la Basilicata al fine di evitarne l’isolamento, dal 1987 è confinata oramai nel dimenticatoio e nonostante le continue battaglie di vari comitati e dei cittadini residenti in quelle zone resta ancora sospesa al traffico ferroviario costringendo numerosi pendolari a utilizzare autolinee sostitutive.

L’ammodernamento di una tratta ne ha chiusa un’altra. Infatti, all’epoca dei fatti, il pretesto per sospendere il transito ferroviario fu l’elettrificazione della ferrovia Battipaglia – Potenza. Sta di fatto che abbandonati oramai da anni, tutti i luoghi ferroviari sono lasciati all’incuria al degrado più totale, la vegetazione ha inghiottito i binari, l’illuminazione è inesistente, gli edifici distrutti da atti di vandalismo. Lo scenario che si presenta è pressoché desolante fa tristezza guardare quei binari abbandonati a se stessi.

All’indomani dell’incontro “Mobilità nel Vallo di Diano – Riattivazione della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro” avvenuto il 6 gennaio scorso nell’Auditorium Comunale di Sicignano degli Alburni,  organizzato dall’Assessorato ai Trasporti della Provincia di Salerno, nel corso del quale sono intervenuti tra gli altri, l’assessore provinciale al ramo, Michele Cuozzo, il sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato, l’assessore ai Trasporti della Regione Campania, Sergio Vetrella, Michele Marcone, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sala Consilina, il consigliere regionale Donato Pica, e i rappresentanti del Comitato Pro Ferrovia sono emerse interessanti proposte da mettere in campo  con azioni strategiche concrete atte ad utilizzare anche fondi europei per ripristinare la tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro.

E’ ciò che conferma anche il rappresentante del ‘Comitato riattivazione ferrovia Sicignano – Lagonegro’ Rocco Della Corte : ” Nel corso del dibattito dell’incontro tenutosi lo scorso 6 gennaio, tante sono state le proposte interessanti, ora però alle parole devono seguire  fatti. – dichiara Della Corte – “E’ dal maggio 2013 che stiamo aspettando lo studio di fattibilità, in tutti questi anni abbiamo solo perso del tempo attendendo con risultati inconcludenti in quanto il balletto di  cifre che venivano fuori erano esorbitanti. Siamo poco fiduciosi perché le cifre sono molto elevate. Abbiamo proposto di chiedere al Ministro Lupi di commissionare un nuovo studio di fattibilità e chiediamo che Ferrovie dello Stato se ne faccia carico almeno nel primo tratto compreso tra Sicignano degli Alburni e Polla al fine di garantire anche  il collegamento del Tribunale di Lagonegro con il territorio del Vallo di Diano, chiedendo alla Regione Campania, anche alla luce dei recenti studi di fattibilità, di mettere in campo azioni strategiche concrete atte ad utilizzare anche fondi europei per ripristinare la tratta ferroviaria “Sicignano-Lagonegro”. Collegare la tratta Sicignano – Lagonegro significa anche collegare il Vallo di Diano all’Alta Velocità. Non si tratta tanto di un problema economico, ma di volontà politica”.

Intanto la posizione dell’On. Sergio Vetrella, Assessore ai trasporti Regione Campania, è stata chiara: ” Per ora stiamo valutando le proposte che ci sono state fatte dagli enti locali interessati al ripristino della tratta ferroviaria in questione. Valuteremo in base alle reali esigenze. Non c’è più spazio all’emotività e ai sentimentalismi, sono le esigenze territoriali quelle che contano. Bisogna innanzitutto valutare se ci sono le reali condizioni per poter ripristinare il tratto ferroviario Sicignano-Lagonegro, non buttiamo più soldi dalla finestra, anche perché l’attuale legge vigente in materia di fondi pubblici ci penalizza e dobbiamo rendere conto di come li impieghiamo. Se effettivamente ci sarà una richiesta di aumento del servizio di trasporto su gomma, provvederemo a trovare una soluzione. Anche perché stiamo parlando di un tratto ferroviario, quello compreso tra Sicignano e Lagonegro, oramai fatiscente e per ripristinarlo non è semplice, toccherà rifare una nuova linea”. ” Invito gli enti locali,  – conclude infine l’On. Vetrella – a consultare  anche la riprogrammazione resa ufficiale sul mio sito, al fine di avanzare delle reali e concrete proposte”.

Alessandra Agrello