gelbisonAllo stadio Marra la Gelbison gioca contro il Taranto.

Partita vibrante sin dal primo minuto con entrambe le squadre che cercano sin da subito la via del gol. Ci prova per due volte la Gelbison prima con Di Filippo poi con Tedesco ma è attenta la retroguardia ospite.  I pugliesi provano a replicare con Balestrieri ma Ruggieri è attento e concede solo il corner. Al 21′ i padroni di casa passano in vantaggio con Ruggieri bravo a realizzare direttamente da calcio piazzato. La partita resta viva e ricca di capovolgimenti di fronte. Sia Gelbison che Taranto hanno fame di gol ma prima dell’intervallo i tarantini raggiungono il pareggio grazie al colpo di testa di Molinari.

Nel secondo tempo, a partire dal 13′, la Gelbison gioca in superiorità numerica per via dell’espulsione di Caiazzo. Il giocatore del Taranto commette fallo su Tedesco nella propria area e per il direttore di gara non ci sono dubbi è calcio di rigore. Dal dischetto lo stesso Tedesco riconsegna il vantaggio ai locali. In vantaggio e con l’uomo in più è sempre la Gelbison a fare la partita anche se i vallesi rischiano alla mezz’ora quando la conclusione di Molinari supera di poco la traversa. Al 32′ i tarantini hanno una grossa chance per pareggiare con il direttore di gara che assegna un calcio di rigore che, però, Molinari sbaglia. Al 40′ Grimaudo chiude definitivamente la partita con il gol del definitivo 3-1 per la Gelbison che, così, aggiunge tre punti alla sua classifica.

Le formazioni.

Gelbison: Cimmino; Di Filippo; Consiglio; Tricarico; Ruggieri; Giordano; Santonicola; Camorani; Trimarco; Tedesco; Passaro. A disposizione troviamo: Carotenuto; Magliocca; Criscuolo; Aufiero; Grimaudo; Iannelli; Iorio; Abagnale; Fiumarella. Allenatore Erra A.

Taranto: Masserano; Viscuso; Prosperi; Riccio; Caiazzo; Muwana; Ciarcià; Caruso; Molinari; Mignogna; Balestrieri. A disposizione: Marani; Clemente; Vivacqua; Menicozzo; Carloto; Picascia; Franco; D’Angelo; Migoni. Allenatore Papagni.

Arbitro:  Viotti Daniele di Tivoli; Assistenti: Migliaccio di Roma 2, Dodo Spadi di Roma 1.