agricolturaRidare nuova vita ai terreni incolti e allo stesso tempo aprire importanti opportunità di lavoro. L’idea di affittare o vendere a giovani agricoltori i terreni del Demanio aveva preso forma già con il Governo Monti, ma solo in questi giorni il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha firmato il decreto applicativo “Terrevive”.

Il progetto mette a disposizione 5.500 ettari di terreni adatti alla coltivazione da destinare a giovani (50mila per la Coldiretti) che hanno già un’impresa agricola, o che vogliono crearne una, che si impegnano a destinare queste terre alla coltivazione per i prossimi 20 anni.

Gli under 40 potranno godere di un diritto di prelazione e sfruttare le agevolazioni messe in atto dal Decreto Competitività che prevede sgravi fiscali e mutui agevolati. I terreni individuati appartengono per la maggior parte al Demanio (2480 ettari) e al Corpo Forestale dello Stato (2148), a cui si aggiungono quelli del Centro Ricerche agricoltura del Ministero (882) e dell’Ente RISI (42).Per il Ministro Martina si tratta solo di una prima fase del programma che mira a coinvolgere anche le Regioni e i Comuni, spesso proprietari di un notevole patrimonio di terre agricole. Lo scopo è quello di incentivare la ripresa del settore agricolo, rendere nuovamente produttive aree da anni incolte e di favorire l’imprenditoria giovanile.

Per la vendita di terreni con valore superiore ai 100mila euro si procederà con un’asta pubblica, mentre si farà ricorso a una procedura negoziata per terreni di minor valore. Per quanto riguarda invece la destinazione d’affitto è prevista una quota minima del 20 per cento sul totale dei terreni, concedendo la preferenza ai giovani imprenditori. La complessa macchina è gestita dall’Agenzia del Demanio che ha mappato e fotografato dal satellite tutti gli appezzamenti.

Da settembre inizieranno le pratiche per l’affidamento dei terreni.