gianni_paciello_fb-300x300Sassano. A poco più di due settimane dalla tragedia che ha colpito il comune di Sassano, il dolore per la morte dei quattro ragazzi, investiti davanti al bar “New Club 2000” dalla Bmw di Gianni Paciello, non si placa.

Il dolore è troppo e il solo pensiero che il responsabile della strage possa tornare a casa ha immediatamente scatenato la protesta della comunità che chiede giustizia, e rispetto per le vittime. È per questo che alcuni cittadini sassanesi hanno lanciato una raccolta firme per impedire che Gianni possa essere detenuto, in attesa del processo, agli arresti domiciliari, a soli pochi metri dal luogo dell’incidente.

Una decisione che raccoglie il consenso della maggior parte degli abitanti della cittadina del Vallo di Diano che non chiedono vendetta, ma la giusta punizione. Sono in molti, infatti, che auspicano una pena esemplare per Gianni, affinché tragedie come quella di Sassano non accadano mai più.