negro__salernitanaTesta altrove. Una Salernitana già in vacanza non mette da parte le scorie post festeggiamenti e crolla al “San Filippo”, subendo un pesante poker dal Messina. Vittoria però amara per i siciliani che, complice il pari della Paganese, vengono condannati ai playout. Di fronte però, i siciliani si sono ritrovati una Salernitana scarica mentalmente nonostante le scelte iniziali di Menichini che, riducendo e di molto il turnover, sperava in un atteggiamento completamento diverso.

Nemmeno trenta secondi è la Salernitana sfiora subito il gol con una grande triangolazione fra Calil e Perrulli, con l’ex Lupa Roma che calcia da buona posizione trovando subito pronto Berardi. Il Messina non ci sta e crea subito una grande occasione con Ciciretti che sfonda sulla destra e mette al centro dove Mancini manca clamorosamente la deviazione a pochi passi da Russo. I granata però mettono in campo tanta aggressività, attaccando alti i siciliani. Come frutto della grande pressione nasce l’occasione per Calil al 9’ ma il suo colpo di testa, dopo un break di Franco, non trova la porta. Al 12’ il Messina però trova il vantaggio. Corona lavora spalle alle porta un gran pallone per Nigro che con un inserimento perfetto batte Russo e fa esplodere il San Filippo. La Salernitana non ci sta e si divora il pari con Calil pochi secondi dopo il calcio d’inizio, col brasiliano che spara in curva dopo un’apertura illuminante di Pestrin. Al 18’ i siciliani raddoppiano. Benvenga recupera un pallone destinato sul fondo e crossa al centro per Ciciretti. L’ex Roma mette dentro, Lanzaro non trova la sfera che arriva a Corona, bravo a realizzare con un sinistro potente e preciso che non lascia scampo a Russo.

Al 25’ Gabionetta elude il fuorigioco peloritano ma, dopo un lungo corpo a corpo con Berardi in uscita, prova a scavalcare l’ex Salernitana che però allunga i tentacoli e blocca la sfera. La Salernitana prova a cucire la manovra cercando di riaprire il match ma il Messina chiude bene gli spazi, favorita anche dall’imprecisione dei campani in fase di costruzione. Al 37’ Ciciretti mette i brividi a Russo con un calcio piazzato tagliato che fa fuori la retroguardia granata e fa la barba al palo. Pochi istanti dopo Mancini imbecca Corona che calcia però male da buona posizione.

I granata provano subito a scuotersi nella ripresa con Perrulli che con un tiro-cross impegna severamente Berardi. Il Messina però dimostra di essere in palla e con Mancini sfiora il tris solo grazie ad un intervento plastico di Russo. Portiere granata che però deve capitolare pochi secondi dopo, colpa di un destro potente e preciso di Corona che sbatte sul palo prima di finire in rete. Passano due minuti ed uno scatenato Mancini ruba palla a Bovo prima e Tuia poi, entra in area e viene steso da Russo che viene espulso per fallo da ultimo uomo. Menichini richiama Calil e schiera Gori che però nulla può sul preciso penalty di Stefani. Menichini mette dentro Cristea che ripaga la fiducia del tecnico realizzando il gol della bandiera. Al 77′ straordinaria azione personale di Negro, conclusa con un diagonale che dimezza così il passivo. Nel finale il Messina rischia di dilagare con Corona prima e con Bonanno poi, il cui sinistro sbatte sul palo prima del triplice fischio finale che chiude le ostilità e fa calare il sipario su una prova più che deludente dei granata.

MESSINA (4-4-2): Berardi; Altobello (23’st Silvestri), Pepe, Stefani, Donnarumma; Benvenga (33’st Bonanno), Damonte, Nigro (26’st Bortoli), Mancini; Ciciretti, Corona. A dip: Iuliano, Cane, Rullo, Bonanno, Orlando. All: Di Costanzo.

SALERNITANA (4-2-3-1): Russo; Tuia, Lanzaro, Trevisan (1’st Tagliavacche), Franco; Bovo, Pestrin; Gabionetta, Negro, Perrulli (20’st Cristea); Calil (12’st Gori). A disp: Bocchetti, Pezzella, Moro, Mendicino. All: Menichini.

Arbitro: Martinelli di Roma 2 (Greco/Urselli).

Reti: 12’pt Nigro, 19’pt e 8’st Corona, 13’st rig. Stefani (M), 27’st Cristea, 32’st Negro (S).

Ammoniti: Tuia e Franco (S), Ciciretti (M).

Espulsi: Russo (S).

Note: angoli: 2-3. Recuperi: 0’pt; 4’st. Spettatori: 2mila circa, di cui 60 circa da Salerno.

Sabato Romeo