Mosse (quasi) vincenti . Ha visto le streghe Giuseppe Sannino osservando indemoniato la sua Salernitana andare alla ricerca del pari sbattendo però sul muro dell’Entella. Preoccupazione diventata sempre più evidente minuto dopo minuto, prima di girarsi verso la panchina e lanciare nella mischia Giuseppe Caccavallo. Un cambio dimostratosi vincente dopo pochi minuti, con l’assist al bacio dell’ex Paganese recapitato dritto sul sinistro di Coda per il gol del pari. “Sono entrato con tanta rabbia in corpo, per me è una sensazione strana non giocare – ha dichiarato l’attaccante napoletano in sala stampa – Mi sono fatto trovare pronto e sono felice per questo”. Voglia di spaccare il mondo, soprattutto per contraccambiare l’affetto incondizionato dei tifosi granata. “Volevo fare gol sotto la curva, lasciare un segno a chi mi sta osannando nonostante stia giocando poco”. Uno sfogo, arrivato quando l’ostica trasferta di Ascoli è già dietro l’angolo e la possibilità di rientrare nel turnover in vista di martedì in netto rialzo. “Tocca al mister decidere quando lanciarmi in campo dall’inizio – racconta Caccavallo – Io continuerò a fare il massimo in allenamento, adattandomi alla sua idea di gioco e sperando di avere qualche minuto in più”. E peccato che il palo abbia fermato la girata di Zito, togliendo al tecnico di Ottaviano l’en-plain delle scelti vincenti e all’esterno ex Avellino la gioia del gol vincente. “Volevo quella gioia sotto la Sud, sia per vincere ma soprattutto per godermi il grido liberatorio di chi vuole bene a questa squadra. Purtroppo non è andata così e c’è rammarico per non aver portato a casa una partita in cui abbiamo sprecato tanto e sofferto”. Una sfida vissuta per gran parte in panchina, confidando nella trasferta di Ascoli per avere una nuova chance dall’inizio. “Quella di lasciarmi fuori dallo schema iniziale è stata una scelta del mister. Esterno al posto di Vitale martedì? Lascio agli altri giudicare se posso farlo o meno. E’ un ruolo che ho già ricoperto, se il tecnico vuole sono a sua disposizione”. Trasferta delicata ma allo stesso tempo importante per capire le reali ambizioni della squadra granata. “Possiamo arrivare in alto, non meritiamo questa classifica – confida Zito – Serve consapevolezza dei nostri mezzi, dobbiamo e possiamo fare qualcosa in più”.
Sabato Romeo