Alberto Bollini ha presentato così la sfida fra Frosinone e Salernitana: “La scorsa settimana è stata atipica, preparare una partita in quarantotto ore è davvero complicato e non mi era mai capitato. I ragazzi hanno dimostrato tanto sotto l’aspetto della disponibilità e responsabilità come gli avevo chiesto, portando a casa una buona prestazione. Ovvio, in B contano i risultati e purtroppo siamo stati punti da due episodi dove non siamo stati né abili né fortunati. Ripartiamo da questo, dall’ottimo lavoro svolto in settimana sottolineando che qui non esistano né titolari né riserve. Per uscire da questa situazione serve la mano non dei singoli ma di tutti, perché l’allenatore senza il gruppo non incide e non può fare la differenza. La squadra si è dimostrata attenta, concentrata anche nel migliorare gli episodi che ci hanno punito a Bari.

Campi d’allenamento? L’allenatore e lo staff devono adattarsi alle situazioni e alle circostanze che ci sono. Io ho un riferimento, il ds Fabiani, che mi ha espresso pro e contro per lavorare qui. Posso dire che ho trovato persone perbene in ogni reparto che compone questa società: dagli uomini che lavorano in ufficio, fino ai magazzinieri passando per l’area sanitaria. Tutti sono animati dall’amore per la maglia. Gli impianti sono questi da tanti anni  e quindi non posso avere la presunzione o la bacchetta magica per allargare i campi o trovare alternative. La società lo sa che l’allenatore deve essere messo nelle condizioni migliori possibili, ma voglio elogiare tutti quelli che si sono messi a disposizione. Ci siamo spostati in base alle condizioni climatiche e nell’ultima settimana siamo passati al “Volpe” dopo la risemina del “Mary Rosy”. Adattarsi è segno di adattabilità ed intelligenza e posso affermare che il lavoro è stato svolto con regolarità.

Frosinone? E’ una nuova gara impegnativa in un campionato equilibrato e molto episodico. Ripartiamo dai nostri punti di forza e da quanto di buono messo in mostra a Bari. Incontriamo una squadra di primissimo ordine, una condizione fisico-tattica molto alta e con una media punti in casa importante. Hanno tanti marcatori e credo che l’esperienza della serie A ha migliorato le capacità e la professionalità dei calciatori. Andremo lì con umilità, provando ad andare al sodo e portando a casa non solo la prestazione ma anche punti pesanti su un campo difficile ed una squadra molto forte.

Formazione? Sarebbe grave se non avessi le idee chiare sia io che la squadra. Recuperiamo Vitale ma ciò che conta è la sana competitività tra i ragazzi che compongono questo gruppo. In alcuni reparti posso scegliere, in altro meno, ma ciò che più conta è la partecipazione attiva di tutti gli elementi. Gli undici che andranno in campo devono essere responsabili della maglia che indossano e rappresentare al meglio la Salernitana, così come quelli che subentreranno”.