Il campionato della Salernitana inizia a diventare imbarazzante. Dieci sconfitte su tredici gare, peggior difesa del campionato, peggior attacco, bassissima percentuale di possesso palla, ultima posizione in classifica.

La squadra “muscolare” voluta da Castori e costruita da Fabiani, sta evidenziando limiti tecnici evidenti che non le consentono di essere competitiva in serie A. Manca la qualità in attacco ed a centrocampo.

I calciatori bravi tecnicamente che l’anno scorso avevano contribuito con le loro giocate alla promozione in massima serie, sono tornati alla Lazio e non sono stati rimpiazzati adeguatamente. Nell’attuale organico, fatta eccezione per Ribery, mancano giocatori con le caratteristiche di Kiyine, Cicerelli, Anderson e Casasola, i quali, tra l’altro, stanno facendo molto bene in altre squadre in massima serie o in cadetteria.

Bonazzoli e Simy, attaccanti di spessore e con esperienza per la categoria, inspiegabilmente sono tenuti in naftalina dall’allenatore. Castori prima e Colantuono poi, pur non potendo contare su alternative migliori, li hanno relegati in panchina, sprecando così i soldi spesi per acquistarli.

L’incapacità di creare trame di gioco efficaci e di essere incisivi in attacco, la forza delle squadre avversarie, quasi tutte attrezzate in maniera adeguata per la serie A, rendono la difesa granata ancora più vulnerabile. Spesso, infatti, la Salernitana prende gol su ripartenze, dopo aver perso palla sulla tre quarti o a centrocampo.

Colantuono allenatore Salernitana Photo Ianuale da ussalernitana1919.it

Ormai il tempo a disposizione della Salernitana per dare una svolta al campionato e tentare di inserirsi nella lotta per la salvezza è scaduto. Solo un miracolo potrebbe consentire a questa squadra di risalire la china in classifica, visto il calendario che l’attende da qui alla fine del girone d’andata.

Nel corso del match con la Sampdoria, squadra che meriterebbe una classifica migliore per quanto visto in campo all’Arechi, la squadra di Colantuono ha palesato tutti i suoi limiti strutturali. La vittoria dei blucerchiati è sacrosanta. Nella prima frazione di gioco Belec ha salvato il risultato con tre parate importanti.

I primi 45 minuti di gioco sono stati un monologo degli ospiti. L’autogol di Di Tacchio e la rete in ripartenza di Candreva, nei minuti finali della prima frazione, hanno rappresentato il giusto suggello a quanto visto in campo.

Nel secondo tempo, la Salernitana ha avuto una reazione di orgoglio ed ha tentato di attaccare con maggiore convinzione, impegnando in un paio di circostanze severamente il portiere avversario, ma la sterilità del gioco offensivo, le difficoltà di palleggio e nell’impostazione del gioco non le hanno consentito nemmeno il gol della bandiera.

Qualche nota positiva si è intravista nel reparto difensivo. Finalmente i difensori granata hanno marcato a uomo, soprattutto sui calci piazzati. Ma, purtroppo, questo accorgimento non è bastato ad evitare la sconfitta.

Allenamento della salernitana – Photo Ianuale da ussalernitana1919.it

Salernitana Sampdoria 0-2

Salernitana (4-3-1-2): Belec (5,5); Zortea (4,5) (10′ st Kechrida (5)), Gyomber (5,5), Gagliolo (5), Ranieri (5,5); L. Coulibaly (5), Di Tacchio (5) (22′ st Schiavone (5)), Kastanos (6) (1′ st Obi (5)); Ribery (6) (22′ st Simy (5,5)); Gondo (4,5) (10′ st Bonazzoli (5)), Djuric (4,5). A disp.: Fiorillo, Delli Carri, Bogdan, Jaroszynski, Capezzi, Vergani. Allenatore: Colantuono (5)

Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski (16′ st Dragusin), Ferrari (20′ st Chabot), Colley, Augello; Candreva, Ekdal, Thorsby, Verre (16′ st Askildsen); Quagliarella (41′ st Gabbiadini), Caputo. A disp.: Ravaglia, Falcone, Depaoli, Murru, Trimboli, Yepes, Ciervo. Allenatore D’Aversa

Arbitro: Giacomelli

Marcatori: 40′ pt aut. Di Tacchio (Sam), 43′ pt Candreva (Sam)

Ammoniti: Bereszynski, Ekdal. Chabot (Sam)

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