Il secondo tempo giocato dalla Salernitana con il Torino aveva illuso sulle capacità di reazione e di tenuta della squadra granata. Il naufragio odierno con l’Atalanta, invece, ha ribadito che questo gruppo ha grossi problemi tecnico – tattici che l’allenatore e li suo staff non riescono più a migliorare.

La umiliante sconfitta di Bergamo dimostra che la squadra non ha più fiducia in se stessa e, soprattutto, non si affida più al suo allenatore o, quantomeno, non riesce a mettere in pratica le sue idee tattiche. Il reparto difensivo è disastroso. Lovato, Pirola e Fazio, nella gara odierna sono stati attori di un film horror.

Le colpe di questa involuzione tecnico – tattica non sono attribuibili solo a Davide Nicola. Anche i calciatori, il direttore sportivo De Sanctis e la Società hanno la loro parte di responsabilità in questa crisi. I calciatori portati a Salerno, per questo campionato, stanno deludendo in alta percentuale. Si salvano solo in pochi: Candreva, Dia, Ochoa, in parte Piatek e Bradaric.

Tutti gli altri acquisti, purtroppo, non hanno affatto dimostrato di essere all’altezza della serie A. Colpa di De Sanctis che ha sbagliato scelte oppure colpa di Nicola che non li ha saputi valorizzare? O, magari, colpa di entrambi? Le risposte a queste domande saranno fondamentali per le decisioni che dovrà eventualmente prendere il Presidente Iervolino.

Nel prossimo turno di campionato la squadra granata dovrà vedersela all’Arechi con la capolista Napoli. Un match chiaramente proibitivo contro una squadra fortissima. Il rischio di subire un’altra goleada è concreto, vista la situazione in casa granata.

Ma far esordire l’eventuale nuovo allenatore potrà eventualmente evitarlo? In così pochi giorni ci vorrebbe solo un miracolo, a meno che non si voglia ritenere che l’aspetto psicologico di uno “scossone” potrebbe avere sulla squadra un effetto corroborante.

In prospettiva più a medio/lungo termine, invece, se effettivamente il rapporto professionale tra l’attuale staff tecnico e i calciatori si è rotto, allora la scelta di cambiare la guida tecnica avrebbe la sua logica e potrebbe essere utile alla causa. Va fatta una analisi in tal senso con conseguente attenta valutazione.

La classifica della Salernitana ormai inizia a scricchiolare. I 9 punti di vantaggio sulla terzultima non possono far dormire sonni tranquilli vista l’involuzione di gioco e risultati. La squadra granata è scivolata in 16^ posizione ed è stata sorpassata da Lecce e Monza e raggiunta dallo Spezia. Ormai ha solo quattro squadre alle sue spalle. Le sabbie mobili sono in agguato.

Assist di testa di Piatek per Dia

In conclusione, non ritenendo plausibile un commento tecnico – tattico sulla gara odierna, l’unico dato positivo che registriamo nel match perso per 8 a 2 con l’Atalanta è il primo goal in serie A realizzato, con un tiro dal limite dell’area, dal giovane di belle speranze Nicolussi Caviglia.

Atalanta – Salernitana 8 – 2

Reti: 5′ pt Boga (A), 10′ pt Dia (S), 20′ pt, 9′ st Lookman (A), 23′ pt Scalvini (A), 38′ pt Koopmeiners (A), 41′ pt Hojlund (A), 11′ st Nicolussi C. (S), 16′ st Ederson (A), 40′ st Zortea (A).

Atalanta: Musso, Toloi (13′ st Demiral), Palomino, Scalvini, Zappacosta (13′ st Zortea), De Roon (1′ st Ederson), Koopmeiners, Ruggeri, Boga, Lookman (36′ st Maehle), Hojlund (19′ st Zapata). All. Gian Piero Gasperini

A disposizione: Rossi, Sportiello, Okoli, Muriel, Djimsiti, Hateboer, Pasalic, Soppy.

Salernitana: Ochoa, Lovato (1′ st Gyomber), Fazio (26′ st Radovanovic), Pirola (41′ st Sambia), Candreva, Coulibaly L., Nicolussi C., Bradaric, Vilhena (26′ st Kastanos), Dia (26′ st Bonazzoli), Piatek. All. Davide Nicola

A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Capezzi, Bohinen, Valencia, Botheim.

Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna.

Assistenti: Andrea Zingarelli (sez. Siena) – Dario Garzelli (sez. Livorno).

IV uomo: Daniele Paterna (sez. Teramo).

Var: Federico Dionisi (sez. L’Aquila).

Assistente Var: Oreste Muto (sez. Torre Annunziata).

Ammoniti: Koopmeiners (A)

Angoli: 5 – 2

Recupero: 3′ pt,