Proviamo ad analizzare e commentare le dichiarazioni rilasciate agli organi d’informazione dal Presidente Danilo Iervolino nel corso della conferenza stampa odierna con cui ha cercato di chiarire le motivazioni del doppio ribaltone in casa granata, culminato nell’esonero e nel reintegro, a distanza di 48 ore, di Davide Nicola alla guida tecnica della Salernitana.

Prima di giocare la partita con l’Atalanta credo che la situazione sia sfuggita di mano a tutti. Però la cosa che realmente ha fatto venire a ognuno di noi l’idea ci fosse qualcosa di grave era la non volontà di giocare al calcio. Mi sono sentito in dovere di cambiare, in quel caso puoi fare una sola cosa: rivedere il progetto tecnico, attraverso l’esonero dell’allenatore“.

Il Presidente, dunque, è consapevole che il “giocattolo” Salernitana, che aveva portato la squadra al decimo posto in classifica, si è rotto a tal punto da demotivare i calciatori e costringerlo ad esonerare l’allenatore. In tal modo Iervolino ammette che nello spogliatoio granata ci sono problemi da risolvere.

Il progetto non ha subito un rallentamento, va avanti. Nicola è stato sfiduciato e poi ha riavuto la fiducia. Ha chiesto lui personalmente di riaverla, con un impegno e un amore ancora maggiore. Mi aspetto tanto da lui. Mi ha chiesto un atto di fede, coraggio e di riconoscenza“.

Come siano andate veramente le cose, probabilmente non lo sapremo mai. Appare però inverosimile che sia stato Nicola a chiedere nuovamente fiducia, promettendo maggiore impegno e facendo leva su un atto di fede e sulla riconoscenza per la salvezza raggiunta nello scorso campionato. E’ probabile, invece, che sia stato il Presidente a fare marcia indietro chiedendo all’allenatore di rimettersi alla guida tecnica della squadra, avendo capito di aver agito troppo impulsivamente nell’esonerarlo.

La squadra è stata sentita ma deve essere allenata e non deve scegliere l’allenatore. Mi faceva piacere però sentire la loro opinione su una decisione atipica. Il calcio deve evolversi anche con sensibilità differenti, prendendo scelte impopolari. Devo dire che Nicola è l’allenatore giusto per la Salernitana, deve trovare l’energia, l’equilibrio e il coraggio. Mi auguro che possa avvenire quanto prima possibile“.

In questo passaggio il Presidente se da un lato rinnova la fiducia a Nicola definendolo l’allenatore giusto per la Salernitana, dall’altro lato non chiarisce se la squadra, che deve essere allenata e non scegliere l’allenatore, si sia espressa a favore del suo ritorno in panchina oppure contro, né spiega il motivo per cui all’incontro abbiano partecipato solo una decina di calciatori e non tutta la rosa.

Cosa ho chiesto a Nicola? Gli ho detto di aver visto una squadra scarica, che perde tutti i duelli e che esprime un gioco raffazzonato. È una squadra che deve correre di più e ritrovarsi nel gioco di Nicola, aggressivo, di copertura e che non deve portarci a prendere un’altra imbarcata“.

L’affermazione di Iervolino laddove dice di aver visto la squadra scarica, che perde tutti i duelli e che deve correre di più, sembra puntare il dito contro i calciatori, tacciati di scarso impegno, mentre quando il Presidente afferma che la squadra esprime un gioco raffazzonato sembra prendersela invece con l’allenatore.

Danilo-iervolino-saluta-i-tifosi
Danilo-iervolino-saluta-i-tifosi

Stiamo lavorando per ricostruire un equilibrio interno e dare intensità, furore agonistico, attenzione alla fase difensiva trasformando le occasioni di bel gioco in chance offensive che portino al gol“. “I calciatori sono i primi responsabili e mi aspetto molto di più già dalla prossima gara. Per una strana e anomala regola, e parlo in generale, non si può sciogliere un rapporto quando un tesserato non ti soddisfa“. “Non siamo una squadra costruita senza giocare duro, corpo a corpo e con agonismo. Non dobbiamo permettere a nessuno di farci otto gol. Nemmeno al Real Madrid“. “C’è qualche calciatore che non ha fatto lo scatto di personalità“.

Questi ultimi passaggi del discorso del Patron Iervolino sono particolarmente interessanti anche se abbastanza contradittori tra loro. Infatti, dopo aver “suggerito” a Nicola di far giocare la squadra con maggiore intensità, furore agonistico, attenzione alla fase difensiva, auspicando il bel gioco offensivo, se la prende poi con i calciatori ritenuti i primi responsabili della crisi precisando, inoltre, che alcuni calciatori non hanno fatto lo scatto di personalità.

In conclusione, considerato il fatto che la posizione del direttore sportivo De Sanctis non dovrebbe essere in discussione godendo della fiducia della Società, il Presidente Iervolino sembrerebbe imputare le responsabilità della debacle di Bergamo e degli scarsi risultati delle ultime giornate di campionato in larga misura ai calciatori ed in parte anche all’allenatore.

Qualche contraddizione e un po’ di confusione si evincono dalle dichiarazioni del Presidente della Salernitana che paga, probabilmente, l’inesperienza nel mondo del calcio e la mancanza di validi collaboratori ed affidabili consiglieri. C’è da auspicare, quindi, che, in presenza di un ridotto budget di spesa che non consentirà di rinforzare adeguatamente la squadra, Davide Nicola ed i calciatori ritrovino quel feeling e quell’entusiasmo che li hanno portati ad ottenere lusinghieri risultati nella prima fase del girone di andata. In caso contrario, a Salerno si continuerà a soffrire.