Poco ritmo, niente gioco. Confusione e poca carica agonistica. La Salernitana scesa in campo questa sera all’Arechi contro la Juventus ha giocato discretamente soltanto i primi 25 minuti. Poi, dopo il goal su penalty, per un fallo ingenuo di Nicolussi Caviglia su Miretti, messo a segno da Vlahovic, è andata gradualmente spegnendosi non trovando la forza per reagire e tentare di rimettere in discussione l’esito del match.

I bianconeri ne hanno approfittato e, pur giocando in surplace, hanno realizzato il secondo goal, alla fine della prima frazione di gioco, con Kostic che ha approfittato di una dormita generale della difesa e del portiere granata. Il secondo tempo è iniziato sulla falsariga del primo, sono bastati due minuti alla Juventus per mettere a segno il terzo goal con Vlahovic che ha battuto Ochoa con un tiro forte e imparabile.

Solo negli ultimi 20 minuti di gioco, approfittando dell’evidente calo di tensione degli avversari in vantaggio di tre reti e paghi del risultato, la squadra granata ha imbastito qualche azione offensiva degna di nota, anche grazie all’ingresso in campo di Bonazzoli. Troppo poco per ripagare i 28.000 spettatori che hanno sfidato il freddo pungente per assistere ad una partita di cartello.

Anche la Juventus non ha impressionato particolarmente, fornendo una prestazione sotto tono e di scarso spessore tecnico. Con il minimo sforzo ha avuto la meglio su avversari troppo arrendevoli e facili da superare. La gara, quindi, non è stata all’altezza delle aspettative e del costo piuttosto alto dei biglietti. I tifosi sono andati via delusi dallo stadio.

Per le prestazioni dei singoli nella gara odierna, va detto che nessun calciatore granata ha raggiunto la sufficienza. Tutti hanno fornito una prestazione men che mediocre, con numerosi 4 in pagella. Per quanto riguarda l’allenatore, appare evidente che, purtroppo, non sta riuscendo a dare una identità di gioco netta e definita alla squadra anche a causa dei continui cambi tattici e, soprattutto, dell’atteggiamento molto diversificato, alcune volte gagliardo e coraggioso, altre volte fin troppo soft e timoroso, con cui la squadra affronta le partite.

Davide Nicola allenatore della Salernitana

Intanto le altre squadre di bassa classifica stanno iniziando a fare sul serio. Il Verona ha pareggiato, sfiorando la vittoria, con la Lazio. La Sampdoria stava vincendo a Monza ed è stata raggiunta sul risultato di parità solo all’ultimo secondo del match su penalty. Il Lecce ha vinto a Cremona, il Sassuolo ha strapazzato l’Atalanta e l’Empoli sta viaggiando con il vento in poppa.

La Salernitana deve ora guardarsi con molta attenzione alle spalle. I punti di distacco dalla terzultima, che è il Verona, sono solo sette e nel prossimo turno i granata saranno proprio ospiti degli scaligeri, molto rinforzati dal mercato di riparazione, in quello che può già definirsi un autentico spareggio salvezza.

Tra la Salernitana e la zona retrocessione c’è ormai soltanto una squadra, lo Spezia, che pure è in fase di crescita sia in termini di gioco, sia di risultati. I margini per ottenere la salvezza, per la squadra allenata da Davide Nicola, vanno sempre più assottigliandosi, di partita in partita. La malaugurata ipotesi di una sconfitta a Verona risucchierebbe in piena bagarre la squadra del Presidente Danilo Iervolino.

Salernitana – Juventus 0 – 3

Reti: 25’ pt, 2′ st Vlahovic, 45’ pt Kostic.

Salernitana: Ochoa, Bronn, Bradaric (15′ st Bonazzoli), Sambia, Vilhena (1’ st Lovato), Troost-Ekong, Coulibaly L. (34′ st Kastanos), Dia, Nicolussi C. (26′ st Bohinen), Candreva, Piatek (26′ st Crnigoj). All. Davide Nicola

A disposizione: Sepe, Sorrentino, Daniliuc, Botheim, Valencia, Iervolino, Pirola.

Juventus: Szczesny, De Sciglio (34′ st Iling Junior), Bremer, Locatelli, Danilo, Vlahovic (34′ st Kean), Sandro, Kostic (17′ st Cuadrado), Miretti (43’ pt Fagioli), Di Maria (17′ st Chiesa), Rabiot. All. Massimiliano Allegri

A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Soule.

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini.

Assistenti: Damiano Margani (sez. Latina) – Alessandro Cipressa (sez. Lecce).

IV uomo: Luca Massimi (sez. Termoli).

Var: Daniele Doveri (sez. Roma 1).

Assistente Var: Daniele Paterna (sez. Teramo).

Ammoniti: Vilhena (S), Rabiot (J).

Angoli: 5 – 3

Recupero: 5’ pt, 2′ st.

Spettatori: 26945