Il Verona, squadra ampiamente alla portata della Salernitana, non ha fornito una prestazione particolarmente brillante eppure ha messo sotto i granata, riuscendo a portare a casa tre punti tanto preziosi quanto insperati. Il tasso tecnico delle due squadre in campo, se messo su una bilancia, avrebbe fatto pendere l’ago nettamente a favore dei campani. Ma il responso del campo è stato implacabile. Anche il modesto Verona è riuscito a vincere.

Ma più che il Verona ad aver vinto la gara, è stata la Salernitana a perderla, con una condotta di gara senza né capo né coda, impalpabile, sotto ritmo, poco aggressiva, confusa. Davide Nicola ha cambiato ancora modulo ed interpreti, continuando nella sua decisione di non dare continuità tattica ed una precisa identità tecnica alla squadra, in nome di un’auspicata duttilità che, però, non sta portando risultati positivi.

La scelta di tenere in pancina calciatori quali Coulibaly, che in questo centrocampo è pedina fondamentale, Bohinen, unico centrocampista in grado di impostare il gioco con una certa lucidità e qualità, e Sambia che da quando gli è stata data occasione di giocare sta facendo molto bene, è alquanto contestabile. Così come appare discutibile non dare mai spazio a calciatori bravi quali Valencia, Botheim, ormai scomparso dai radar, e Kastanos.

Davide Nicola allenatore della Salernitana

La linea difensiva, seppur formata da elementi validi e di esperienza, non ha dato l’impressione di essere registrata a puntino e ai primi errori, inevitabili, è stata punita. A centrocampo non si sono viste idee di gioco apprezzabili ma solo delle estemporanee giocate individuali o lanci lunghi dalle retrovie. I due attaccanti hanno ricevuto ben pochi palloni giocabili e degni di nota.

Così non va! Questa squadra è in confusione e non ha un gioco. Il gruppo appare demoralizzato e sfiduciato e non animato da unità d’intenti con lo staff tecnico. Inoltre manca il mordente e quella carica e cattiveria agonistica che una squadra che ha come obiettivo la salvezza dovrebbe sempre mettere in campo. Se il Presidente Iervolino non interverrà subito per dare una svolta al campionato potrebbe pentirsene amaramente.

Hellas Verona – Salernitana 1 – 0

Reti: 32’ pt Ngonge.

Hellas Verona: Montipò, Doig (41’ st Faraoni), Hien, Lazovic, Magnani (20’ st Dawidowicz), Ngonge (31’ st Lasagna), Depaoli, Duda (41’ st Verdi), Gaich (20’ st Abildgaard), Coppola, Tameze. All. Marco Zaffaroni

A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Ceccherini, Caia, Terracciano, Braaf, Kallon, Cabal, Joselito.

Salernitana: Sepe, Bronn, Bradaric, Bonazzoli, Vilhena, Troost-Ekong (38’ st Gyomber), Crnigoj (11’ st Piatek), Dia, Nicolussi C. (11’ st Sambia), Candreva (11’ st Coulibaly L.), Pirola (35’ st Valencia). All. Davide Nicola

A disposizione: Fiorillo, Ochoa, Daniliuc, Bohinen, Botheim, Kastanos, Iervolino, Lovato.

Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2.

Assistenti: Mauro Vivenzi (sez. Brescia) – Pasquale De Meo (sez. Foggia).

IV Uomo: Rosario Abisso (sez. Palermo).

Var: Eugenio Abbattista (sez. Molfetta).

Assistente Var: Maurizio Mariani (sez. Aprilia).

Ammoniti: Magnani (HV), Bronn, Coulibaly L., Pirola (S).

Angoli: 5 – 1

Recupero: 2’ pt, 6’ st.

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