E’ della Salernitana, schierata in campo con il modulo 3-4-2-1, la prima azione pericolosa nel match casalingo con la Lazio. Al 13° minuto Candreva si invola sulla tre quarti campo e dal limite scocca un tiro insidioso che finisce a lato non di molto dalla porta difesa da Provedel.

Cinque minuti dopo e Ciro Immobile che entra in area con un tocco a seguire e impegna Sepe in una difficile parata. La Lazio inizia a macinare gioco e la Salernitana, dopo un buon inizio, arretra il baricentro gradualmente sotto la spinta del gioco offensivo degli avversari che guadagnano diversi calci d’angolo. Al 27° Lazio ancora pericolosa con Vecino che servito da Immobile tira di poco a lato con deviazione di un difensore granata.

Al 33° Pedro, servito in area da Luis Alberto, impegna severamente Sepe con un tiro a giro molto insidioso. La Salernitana non ci sta a subire soltanto e al 39° ancora Candreva, servito in area da Bradaric, tira a botta sicura ma Provedel para e impedisce ai granata di passare in vantaggio.

Si chiude così un primo tempo tutto sommato abbastanza positivo per la squadra allenata da Paulo Sousa che non ha rischiato più di tanto di passare in svantaggio, riuscendo anche a proporre qualche ripartenza. I calciatori granata sono sembrati più determinati ed hanno giocato di nuovo con una discreta intensità e grande spirito di sacrificio, tranne uno, il deludentissimo Vilhena, praticamente nullo il suo apporto per i primi 45 minuti di gioco e giusta quindi la decisione di Sousa di lasciarlo negli spogliatoi.

Intorno al 14° del secondo tempo la Salernitana, fino a quel momento molto attenta e sul pezzo, corta, compatta e abbastanza aggressiva, si fa trovare impreparata sulla sua fascia sinistra difensiva in occasione di una micidiale azione in ripartenza della Lazio. Vecino serve con un lancio lungo Marusic che non marcato da Pirola corre come un treno e serve un assist al bacio per l’indisturbato Immobile che mette a segno il goal del vantaggio laziale.

Nella circostanza, errori individuali, di Pirola fuori posizione e Bronn e Daniliuc che si dimenticano di fare pressione su Immobile, determinano l’azione vincente della Lazio che, fino a quel momento, non aveva particolarmente impressionato in quanto a pericolosità offensiva. Buon palleggio, apprezzabili giocate fino alla tre quarti campo, ma tanta imprecisione in fase conclusiva per i calciatori allenati da Sarri.

Al 65° minuto la Salernitana, che intanto ha mandato in campo Valencia al posto di Vilhena e Kastanos al posto di Bonazzoli, tenta di riorganizzarsi e di farsi coraggio e su un calcio d’angolo Bronn in rovesciata sfiora la traversa della porta laziale.

Ma al 66° minuto, ancora un grave errore individuale dei granata consente ai biancazzurri di trovare la rete del raddoppio su calcio di rigore procurato da Ciro Immobile che, su un innocuo rilancio lungo di Provedel, approfitta della indecisione di Pirola che non interviene e costringe Sepe ad un uscita fino al limite dell’area, con atterramento dell’attaccante laziale. Lo stesso Immobile, dal dischetto, sigla la doppietta che da il doppio vantaggio alla Lazio.

Paulo Sousa sulla panchina della Salernitana

Dopo un’altra bella azione granata con Bradaric che serve al centro un cross per Valencia che tira a rete a colpo sicuro ma Casale ci mette il suo corpo e salva la sua squadra, Paulo Sousa decide di dare spazio ad altri calciatori che subentrano dalla panchina ai titolari. Lovato rileva Pirola, Sambia entra al posto di Crnigoj e Botheim subentra a Piatek.

Al minuto 87, secondo l’arbitro, Bronn atterra Cancellieri in area e Abisso fischia un discutibile calcio di rigore per la squadra ospite. Il difensore tunisino si arrabbia, protesta troppo energicamente e il direttore di gara prima estrae il cartellino giallo e poi il rosso, espellendolo. Il penalty, calciato da Luis Alberto, viene parato da Sepe. Rivedendo l’azione al rallenty, effettivamente riteniamo che Bronn avesse buone ragioni per protestare, anche se non avrebbe dovuto insistere dopo il cartellino giallo.

In conclusione, errori individuali e qualche episodio sfavorevole hanno condannato la Salernitana alla capitolazione al cospetto della Lazio che è una delle squadre più forti della serie A italiana. Paulo Sousa, in conferenza stampa post partita, ha sottolineato alcuni aspetti negativi della gara odierna, in particolare lo scoramento dopo aver subito il primo goal ed il poco coraggio in fase di costruzione del gioco, ma ha anche evidenziato qualche dato positivo in relazione alle azioni offensive della sua squadra che pure non sono mancate.

Per le prestazione individuali, segnaliamo l’ottima prestazione di Sepe, la buona spinta sulle fasce di Bradaric, Candreva e Sambia, il dinamismo di Crnigoj e Coulibaly. Da rivedere, invece, l’assetto difensivo, troppi errori ed indecisioni, e il tridente d’attacco piuttosto evanescente. Bocciato Vilhena, un autentico fantasma in campo per tutto il primo tempo. Svogliato, abulico, impalpabile. Il calciatore olandese, che pure ha indubbie qualità tecniche, sembra non essersi per nulla ambientato a Salerno ed è un pesce fuor d’acqua in questa squadra.

Salernitana – Lazio 0 – 2

Reti: 15’ st, 24’ st Immobile.

Salernitana: Sepe, Bronn, Daniliuc, Pirola (30’ st Lovato), Candreva, Crnigoj (30’ st Sambia), Coulibaly L., Bradaric, Bonazzoli (14’ st Kastanos), Vilhena (1’ st Valencia), Piatek (30’ st Botheim). All. Paulo Sousa

A disposizione: Ochoa, Fiorillo, Bohinen, Iervolino, Nicolussi C., Gyomber.

Lazio: Provedel, Patric, Vecino (32’ st Basic), Anderson, Pedro (32’ st Romero), Alberto, Casale, Immobile (41’ st Cancellieri), Hysaj, Cataldi, Marusic. All. Maurizio Sarri

A disposizione: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Antonio, Milinkovic-Savic, Lazzari, Gila, Fares.

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo.

Assistenti: Giovanni Baccini (sez. Conegliano) – Domenico Rocca (sez. Catanzaro).

IV Uomo: Livio Marinelli (sez. Tivoli).

Var: Michael Fabbri (sez. Ravenna).

Assistente Var: Oreste Muto (sez. Torre Annunziata).

Ammoniti: Pirola, Valencia, Daniliuc (S), Vecino (L).

Espulsioni: Bronn (S).

Angoli: 2 – 9

Recupero: 1’ pt, 4’ st.