La prima mezz’ora di gioco ha messo in mostra le solite fragilità difensive dei granata. Difensori saltati come i birilli dai talentuosi calciatori friulani e disattenzioni madornali. Udinese meritatamente in doppio vantaggio con due azioni fotocopia dei bianconeri. Tutto troppo facile per i calciatori allenati da Sottil.

Sul finire del primo tempo, il primo sussulto della Salernitana con Kastanos che al termine di una bella azione corale offensiva, con uno splendido tiro a giro ha insaccato il pallone imparabilmente alle spalle di Silvestri. Granata al riposo in svantaggio di un solo goal.

Nella seconda frazione di gioco Paulo Sousa decide di cambiare qualcosa, evidentemente non soddisfatto della prestazione di alcuni suoi calciatori. Il primo destinatario delle attenzioni del tecnico è il deludente Botheim che, diciamo la verità, ha sprecato l’occasione per convincere lo staff tecnico delle sue qualità, fornendo una prestazione men che mediocre. Dentro Bradaric, con Kastanos spostato sulla tre quarti insieme a Candreva.

Questa soluzione tattica del doppio tre quartista, che già in passato aveva dato i suoi frutti, ancora una volta ha premiato le scelte del tecnico portoghese. Al 12° minuto, infatti, Kastanos tocca corto un calcio piazzato dal limite e il tiro di Candreva è micidiale e non dà scampo al portiere dei friulani insaccandosi alla sua sinistra. La Salernitana raggiunge così il pareggio.

L’Udinese, punta nell’orgoglio, si è riversata in attacco e al 74° minuto, Beto ha sfiorato il goal, costringendo Fiorillo ad una difficile parata salva risultato in uscita. Quattro minuti dopo, Arslan, dopo uno scambio in area con Beto, ha fallito una clamorosa occasione da goal, mandando alto sulla traversa a due passi dalla linea di porta. Se l’Udinese fosse di nuovo passata in vantaggio non ci sarebbe stato nulla da eccepire.

Antonio Pio Iervolino al suo esordio in maglia granata – Getty Images

Nei minuti finali, Paulo Sousa ha deciso altre sostituzioni. Una di queste è stata l’esordio in campionato di serie A di Antonio Iervolino. Il giovanissimo centrocampista granata, appena entrato in campo, ha costretto Zeegelaar, autore del primo goal bianconero, ad una trattenuta che gli è costata la seconda ammonizione e quindi l’espulsione.

Da quel momento, e siamo all’86°, la squadra friulana è andata un po’ scomparendo dal campo ed ha tirato i remi in barca. La Salernitana, invece, ci ha creduto fino alla fine ed ha tentato ancora di creare azioni offensive pericolose alla ricerca del goal della vittoria che, come per una magia, è arrivato al 96° minuto, quando Sambia dalla fascia sinistra ha pennellato un micidiale cross che l’ex della partita, Troost-Ekong, ha raccolto e spedito in rete alle spalle dell’incolpevole Silvestri.

Tutto è bene ciò che finisce bene. Ieri all’Arechi c’era aria di festa per i tifosi granata, che hanno fatto registrare il sold out, e per questi magnifici calciatori granata che hanno raggiunto con largo anticipo e altrettanto largo margine la salvezza nel massimo campionato di calcio italiano. E il tabellino della gara, con il goal dell’ex a pochi secondi dal fischio finale, ci racconta di un copione di un film più che di una partita di calcio.

Festa doveva essere e festa è stata, meritata abbondantemente da tutti i protagonisti in casacca granata, in primis dal Presidente Danilo Iervolino che ha creduto dal primo momento in questi colori e in questa meravigliosa avventura.

Paulo Sousa allenatore della Salernitana

Spazio poi, nel dopo partita, a tutti gli altri protagonisti, dall’allenatore portoghese Paulo Sousa che con il suo staff ha saputo trasformare un manipolo di uomini in un gruppo coeso, coraggioso e pieno di talenti e che rimarrà al timone della Salernitana per altri due anni, al Direttore Sportivo Morgan De Sanctis, tanto criticato all’inizio qui a Salerno, tanto osannato ora al termine del campionato, senza dimenticare poi l’Amministratore Maurizio Milan, che con il suo aplomb e la riconosciuta professionalità è sempre di più il braccio destro del Presidente, il team manager Sasà Avallone e via via tutti gli altri componenti dello staff tecnico e societario.

Salernitana – Udinese 3 – 2

Reti: 25’ pt Zeegelaar (U), 30’ pt Nestorovski (U), 43’ pt Kastanos (S), 12’ st Candreva (S), 51’ st Troost-Ekong (S).

Salernitana: Fiorillo, Bronn, Vilhena (32’ st Bohinen), Botheim (1’ st Bradaric) (19’ st Sambia), Troost-Ekong, Coulibaly L. (32’ st Nicolussi C.), Kastanos, Mazzocchi (40’ st Iervolino), Candreva, Pirola, Piatek. All. Paulo Sousa

A disposizione: Ochoa, Sepe, Bonazzoli, Crnigoj, Maggiore, Lovato.

Udinese: Silvestri, Masina (40’ st Buta), Lovric, Zeegelaar, Walace, Perez, Samardzic, Thauvin (31’ st Arslan), Bijol, Nestorovski (20’ st Beto), Pereyra. All. Andrea Sottil

A disposizione: Padelli, Piana, Abankwah, Bassi, Centis, Cocetta, Guessand, Russo, Vivaldo.

Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze.

Assistenti: Daniele Marchi (sez. Bologna) – Mario Vigile (sez. Cosenza).

IV uomo: Francesco Cosso (sez. Reggio Calabria).

Var: Antonio Di Martino (sez. Teramo).

Assistente Var: Oreste Muto (sez. Torre Annunziata).

Ammoniti: Vilhena (S), Zeegelaar, Bijol (U)

Espulsioni: Zeegelaar (U).

Angoli: 1 – 1

Recupero: 4’ pt,