Il primo goal dei partenopei era viziato da una evidente posizione di off side, mentre il secondo da un fallo su Tchaouna, eppure la vittoria del Napoli nel derby giocato all’Arechi non fa una piega. E’ stata netta la supremazia dei partenopei come si evince dai dati statistici di fine match. Per possesso di palla, tiri in porta ed occasioni goal non c’è stata partita. Vittoria quindi meritata dei campioni d’Italia e sconfitta senza attenuanti per i granata, ultimi in classifica non a caso.

Troppo grande il divario tecnico tra le due squadre per poter essere colmato dalla tattica o con la profusione del massimo sforzo fisico. Tra l’altro Pippo Inzaghi, proprio in questa gara contro avversari così forti, ha messo in campo un modulo inedito, molto offensivo, 4-2-3-1, tornando alla linea mediana a due, già ampiamente bocciata dai risultati, e schierando tre mezze punte più un attaccante, non dando continuità alle scelte tattiche delle ultime partite.

Le scelte dell’allenatore granata, purtroppo, alla luce del risultato non hanno giovato al pari delle prestazioni insufficienti della maggior parte dei calciatori che sono scesi in campo. Le squadre che giocano per salvarsi e mantenere la categoria, in genere, sono combattive, aggressive, determinate, caratteristiche queste che, almeno in questo momento, non sembrano animare il gruppo guidato da Inzaghi.

La svolta, tanto attesa, in seguito al cambio di guida tecnica non è ancora arrivata, anzi le cose sono addirittura peggiorate, con una evidente involuzione tecnico – tattica della squadra. Colpa dell’allenatore scelto dalla società per sostituire Paulo Sousa oppure dei calciatori che, in buona parte, non sono adeguati alla categoria?

In entrambi i casi, comunque, non è il momento di mollare o farsi prendere dall’emotività. Il campionato, iniziato male già dal ritiro estivo, sta proseguendo peggio ma è ancora lungo e c’è ancora possibilità di rimettersi in carreggiata, a patto che si intervenga nel modo corretto e nella direzione giusta. Bisognerebbe capire quali problematiche affliggono questo gruppo e risolverle con le giuste decisioni, in modo da provarci almeno a mantenere la categoria.

Salernitana – Napoli 0 – 2

Reti: 13’ pt Raspadori, 37’ st Elmas

Salernitana: Ochoa, Bradaric, Dia, Fazio (23’ st Daniliuc), Coulibaly, Ikwuemesi (23‘ st Stewart), Mazzocchi (36’ st Botheim), Tchaouna, Candreva (32’ st Kastanos), Pirola, Legowski (23‘ st Bohinen). All. Filippo Inzaghi

A disposizione: Costil, Fiorillo, Sambia, Martegani, Maggiore, Bronn, Lovato.

Napoli: Meret, Rrahmani, Olivera, Zielinski (41’ st Cajuste), Politano (33’ st Lindstrom), Di Lorenzo, Ostigard, Lobotka, Kvaratskhelia (23’ st Elmas), Raspadori (23’ st Simeone), Anguissa. All. Rudi Garcia

A disposizione: Gollini, Contini, Demme, Jesus, Rui, Zerbin, D’Avino, Zanoli, Gaetano.

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini.

Assistenti: Stefano Liberti (sez. Pisa) – Valerio Colarossi (sez. Roma 2).

IV Uomo: Giacomo Camplone (sez. Pescara).

Var: Paolo Valeri (sez. Roma 2).

Assistente Var: Salvatore Longo (sez. Paola).

Ammoniti: Mazzocchi (S), Di Lorenzo (N).

Angoli: 8 – 9

Recupero: 5’ st.