Delle tante cose dette da Walter Sabatini, nuovo direttore generale della Salernitana, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ci hanno colpito in particolare alcuni passaggi.

In primo luogo l’esperto professionista calcistico ha affermato che parlerà singolarmente e come gruppo ai calciatori per capire le motivazioni di ognuno e la coesione della squadra, tenendoli sotto osservazione, soprattutto durante gli allenamenti, per giudicarli prima come uomini e poi come atleti.

Parlando poi del Presidente Danilo Iervolino ha sottolineato come sia cambiato l’atteggiamento dell’imprenditore partenopeo nei confronti del calcio in generale e della Salernitana in particolare, a causa delle tante delusioni che sono derivate soprattutto dai comportamenti scorretti delle persone che a vario titolo si sono rapportate con lui in questi primi anni di presidenza.

In merito al mercato di riparazione di gennaio, Sabatini ha fatto capire che i calciatori forti, che potrebbero rappresentare importanti introiti economici, saranno ceduti solo se le offerte che perverranno sulla sua scrivania saranno coerenti con il valore degli atleti. Nessuna svendita. Chi vorrà acquistare i vari Dia, Mazzocchi, Kastanos, Coulibaly, Pirola, dovrà mettere mano al portafoglio senza se e senza ma.

Parlando poi degli eventuali acquisti, il d.g. ha lasciato intendere che si valuteranno al momento le soluzioni più idonee, anche a prescindere dalle cessioni, purché i soldi si spendano bene, con investimenti che potranno risultare produttivi nel tempo.

Entrando in problemi specifici, Sabatini parlando di Mikael ha esternato tutta la sua delusione e rammarico, ammettendo di aver fatto un errore di valutazione sul calciatore che, sicuramente, non tornerà a Salerno ma sarà di nuovo sistemato in Brasile, mentre per l’eventuale ritorno di Bonazzoli ha evidenziato tutto l’apprezzamento per le sue qualità tecniche che potrebbero essere utili per la causa granata.

In merito alla posizione dell’allenatore, Filippo Inzaghi, il neo dirigente granata ha sottolineato che non è una sua scelta e che quindi questo potrebbe condizionarlo nel giudizio sul suo operato, anche se non sarà questo dato di fatto ad essere decisivo, ma saranno i risultati delle prossime gare a deciderne il destino. In poche parole, il tecnico è sotto esame, senza pregiudizi.

La chiosa finale sulla percentuale che la Salernitana ha di salvarsi anche quest’anno è stata categorica. Rispetto alla storica e per certi versi miracolosa salvezza del 7%, la percentuale ora è ancora più bassa, non più del 5% secondo l’esperto dirigente che però ha poi affermato che la salernitana si salverà anche quest’anno e che il quesito su chi saranno le tre squadre retrocesse se lo dovranno porre le altre squadre e non la Salernitana.