Rassegnazione sulla sponda granata, determinata dalla distanza dal quarto posto, riassumibile in dieci punti suscettibile di aumento in virtù dei risultati di Verona ed Udinese: “non discuto la prova della squadra – esordisce Liverani – , soddisfacente , fatta eccezione per ile reti, letteralmente regalate agli avversari, frutto di errori individuali e di erronea posizione in campo, soprattutto non è concepibile farsi sorprendere da palle in verticale“.

Ed alla situazione in graduatoria, diventata proibitiva, che sa quasi di condanna, fatta eccezione per il solito e reiterato ricorso alla matematica, cosa replica? “Nulla, non sono portato alle percentuali, esigo ( rimarrà sulla panchina? ndr) dignità e disponibilità massima, per rispetto verso i tifosi, dai quali meritiamo, me compreso, il voltare le spalle ed eventuali altre civili contestazioni“.

Sente sul collo il fiato della società e per essa il Presidente, che le consigliano le dimissioni? “Non rispondo ad una domanda non pertinente, conscio che ho messo tutto quanto potevo in questa mini avventura, che non può non tener conto delle difficoltà, a me note, che esistevano già prima del mio arrivo“.

Per Ranieri, invece, una constatazione sugli ultimi quattro risultati positivi consecutivi, con la doppia vittoria nei confronti diretti, con Empoli e con i granata: “non ho da rimproverare ai miei alcun errore, se non quella momentanea assenza di concentrazione che avevano determinato la ripresa del possibile pareggio degli ospiti, cui attribuivo, già in fase di commento pre gara, una capacità di riscossa, che, ivece, ho ritrovato nei miei uomini, e soprattutto in Lapadula e Shomurodov, che si sono alternati nel ruolo di unico attaccante, stante i forfait degli atri avanti“.

Un finale scoppiettante, un pò per tutte le retrocedende,: “ogni giornata riserverà sempre dei continui stravolgimenti della classifica in coda, contando ben otto compagini che cercano di non arrivare negli ultimi tre posti, e non escludo la Salernitana, sia per la disponibilità di trenta punti ancora in ballo, ma anche perchè i nostri avversari incontreranno quattro squadre delle otto, di cui sopra“.

Fanno un certo effetto le dichiarazioni riportate in un post del Direttore Sabatini, che, dall’alto della sua esperienza e delle sue conoscenze di situazioni difficili, ha decretato senza mezzi termini, la riduzione a zero, come percentuale di salvezza, per la società cara a Iervolino.

Di contro, la conclusione del messaggio che fa riferimento alla conclusione del campionato, che darà il via, secondo lui, ad una situazione migliore: messaggio sulla sua eventuale riconferma oppure già una disamina sul da farsi, in concerto con il Presidente?

Non è dato avere ulteriori chiarimenti, ma risalta, un commento al post di Sabatini, di un tifoso che ne esalta l’amore per Salerno città, per i suoi sostenitori, per la squadra cui ha dato ii suo massimo impegno e professionalità: “possibile che con una situazione fisica precaria, che ben conosciamo, abbia forza e coraggio per pensare più al futuro della Salernitana che alla propria vita“.

Intanto occorre che il Presidente abbia la voglia di determinare quale il suo pensiero per ciò che potrebbe avvenire di qui ad un mese, stabilire se sia il caso di avvicendare in panchina un allenatore che, però, sia in grado di assicurare, dopo una campagna di potenziamento dell’organico, l’immediata risalita nella serie maggiore (Inzaghi ha mostrato, con la promozione del Venezia e del Benevento di essere proprio il trainer idoneo ndr).

Oppure sull’uscio appare e scompare il possibile acquirente, visto che anche l’eventuale paracadute (si parla di pochi milioni di euro ndr) non servirebbero a sanare un bilancio che parla di negatività, non da poco.

E’ il caso, quindi, di decidere di quale dei due obiettivi rientra nelle logiche dell’imprenditore che ha mostrato fiuto negli affari, un pò meno nel mondo del calcio, a lui poco noto, e che gli ha dato. sì, qualche soddisfazione, ma nello sport si passa molto facilmente da esaltazione a depressione, ed è quest’ultima che non deve prendere il sopravvento, stadio nuovo o vecchio che sia, sponsor milionari o poco edificanti che si prospettino, vista la serie.

E non dimentichi, per strada, la passione, il contributo di tifo e di denaro che i salernitani offrono, qualunque sia lo spettacolo proposto. Ci pensi Presidente, con la mano che si avvicina al cuore.