COSTIL: Compito svolto con regolarità con attenta e precisa posizione tra i pali, con parate plastiche consente di rimanere sempre agganciati al possibile pari. Sul gol subìto, troppe e complicate deviazioni lo mettono fuori causa – 6

BRADARIC: Copione svolto sempre in egual modo, incisivo sulla fascia nella fase offensiva, non lo è altrettanto quando deve tenere la guardia ad Almqvist – 5

MANOLAS: Che sia un difensore esperto e di qualità, non lo si scopre dopo aver girovagato per il mondo, ma non è sufficiente il suo curriculum per garantire l’impenetrabilità degli avversari in area granata. in una delle puntate in area salentina, fornisce un assist per Maggior, fermato da uno strepitoso Falcone – 6

PIROLA: Si è, a tutti gli effetti, ripreso dall’infortunio che lo aveva costretto ad una lunga assenza, martella anche in attacco, ma le conclusioni di testa non sorridono al risultato – 6

GYOMBER: condannarlo per un tocco maldestro che determina la sconfitta, è quanto meno ingeneroso, sottolineando che viene costretto a giocare nel ruolo non propriamente suo ( a destra dello schieramento ), ma fornendo ancora una volta, e si è sentita eccome la sua mancanza per tante settimane, un impegno ed una grinta che per pochi è stata riscontrata, non si può additare come la causa di tutti i mali – 5,5

COULIBALY: le dolenti note del centrocampo dei padroni di casa, passano per i suoi piedi, lenti come mai, per le sue giocate, assolutamente prive di idee, per il suo atteggiamento, avulso da ogni volontà di incidere, in una sola parola, una frana, da sostituire molto, ma molto prima – 4

MAGGIORE: stesso discorso per chi non viene messo in condizione di stazionare nella zona più idonea per le sue caratteristiche, giocare davanti alla difesa gli impedisce di essere propositivo come vorrebbe e potrebbe , non fosse altro per ritornare ai livelli che lo avevano consacrato a La Spezia, e francobollato da Ramadani, ha dalla sua la sola conclusione infrantasi contro il manone del portiere avversario – 5

BASIC: porta la croce e si sforza in ogni modo di dare verve e ed efficacia alla fascia sinistra dell’attacco granata, soprattutto nella prima frazione di gioco, cerca sponde un po’ ovunque, ma appare un discorso tra sordi – 6

CANDREVA: commovente e significativo il suo impegno, la sua dedizione, il caracollare da destra a sinistra, lanciare palloni in area come pochi altri sono in grado, sputare sangue dall’alto dei suoi trentasette anni, festeggiati alla fine del mese scorso, beccarsi i fischi a fine gara, con il capo basso di fronte ad una curva che volta le spalle al terreno di gioco, vuol dire che la serietà e presente, e che il mandare a quel paese un suo compagno di squadra , vorrà pur significare che aria tira con alcuni “giovanotti”… – 6,5

WEISSMAN: quanti elogi raccolti ancor prima di mostrare le sue qualità, annullate dal fisico e dall’ardore di Baschirotto, a conferma che tali non erano e che rientra tra i grandi flop, non della stagione, ma di due mesi abbondanti – 4

TCHAOUNA: verrà ricordato, a meno che non faccia parte dei riconfermati (si spera pochi) per la rete realizzata ad Udine, e se potesse essere ritenuta sufficiente la prova, grazie ad un tiro nello specchio della porta, il voto in pagella avrebbe lo stesso significato di un orologio tradizionale senza lancette. in una situazione dove segnare e vincere è l’unico obiettivo, non è servito! – 4,5

SIMY: è stata l’occasione per confermare che la sua lunga inattività, l’essere messo in un cantuccio, rispolverato da Inzaghi, solo e soltanto per il passato calabrese e beneventano, erano i motivi per cui non era gradito ai più, e i suoi interminabili secondi per girarsi e tirare, quando si è trovato spalle alla porta, su passaggio filtrante di Zanoli, hanno portato un intero stadio ad imprecare per aver determinato il “de profundis” – 4

ZANOLI: solo con Stankovic alla Samp era riuscito ad imporsi per l’efficacia come fluidificante di destra, ha delle buone qualità, che possono manifestarsi solo con fiducia illimitata da parte del tecnico, chiunque sia, ed i suoi ventiquattro anni gli consentono di poter ambire a qualcosa di diverso , dopo due retrocessioni consecutive ( anche se la matematica ancora tiene in corsa la Salernitana – 5

MARTEGANI – GOMIS – VIGNATO : non hanno inferto le giocate che potevano sovvertire quel gioco in orizzontale che ha caratterizzato l’intera partita dei padroni di casa, per cui al di sotto della sufficienza i loro scampoli di gara.

LIVERANI: Non è stata gradita la sua uscita dal campo, al triplice fischio, raggiungendo di corsa gli spogliatoi e venendo meno anche al gesto sportivo di salutare il collega Gotti, a conferma che difetta anche di educazione oltre che di scarsa capacità tattica, avendo inanellato un solo punto in cinque gare, e se i risultati qualificano un tecnico, ha proprio dei limiti, anche, tra l’altro, nell’incidere sulla testa dei calciatori, che, da voci di corridoio, ne hanno poco apprezzato i metodi di allenamento – il voto porta davanti una serie infinita di “meno”.