sonyStorico sorpasso nel mondo delle console: Sony batte Nintendo e per la prima volta dal 2006, quando sul mercato si è affacciata la Wii, il produttore della Play Station riesce a registrare un numero maggiore di vendite.

Si tratta, a dire il vero, di un risultato amaro per entrambe le case giapponesi. Più che di un’accelerazione, infatti, quella di Sony va catalogata come una migliore tenuta, o meglio ancora come una frenata brusca ma senza diventare un tracollo. Nell’anno fiscale terminato a marzo 2014, infatti, entrambe hanno registrato un pesante calo delle vendite. Ma Sony ha limato “soltanto” il 20%, grazie soprattutto al lancio della Play Station 4 nella seconda parte del 2013, mentre Nintendo ha perso il 30%.

E così l’ago della bilancia tra i maestri del gioco digitale si è spostata in favore di Sony; dall’altra parte, gli aggiornamenti della Wii e il suo “cugino portatile” Nintendo Ds non sono bastati a tenere botta, portando la casa nipponica al terzo anno consecutivo di perdite. Alla fine i conti dicono che Sony ha piazzato 18,7 milioni di console – tra portatili e tradizionali – contro i 16,3 milioni di pezzi della rivale e connazionale.

Il mercato dei giochi e dei relativi device, ricorda il ‘Financial Times’, ha toccato il suo picco nel 2009, dopo di che nessuna piattaforma è riuscita ad avere l’impatto devastante della Wii, il cui sistema di controllo basato sui movimenti, tanto innovativo quanto adatto ai più piccoli, è riuscito ad attrarre milioni di nuovi consumatori, anche al di fuori dello zoccolo duro di giocatori.

Sul settore, però, si è fatta via via sentire la più pressante concorrenza dei giochi scaricabili in versione gratuita o a basso costo e la sempre maggiore “sofistificazione” di quelli pensati per i dispositivi mobili, come gli iPhone, che hanno eroso mercato alle console. Le compagnie stanno correndo ai ripari. Il mese scorso, Sony ha annunciato la nascita di una joint venture con la cinese Shanghai Oriental Pearl Group, per produrre e vendere PlayStation nel nuovo mercato, dalle potenzialità enormi, dal quale i grandi gruppi stranieri erano stati tenuti alla larga fino a poco tempo fa. Ciononostante i trend di vendite sono stati ancora al ribasso. 

La domanda per la PlayStation Vita, ad esempio, l’ultimo dispositivo portatile di casa Sony e più direttamente vittima della concorrenza degli smartphone, è stata particolarmente debole. Per capire quanto la marea dei telefonini intelligenti sia difficile da colmare, basta pensare che in un trimestre Apple consegna 50 milioni di dispositivi, più di quanti Sony e Nintendo ne vendono – insieme – in un intero anno.