salerno-sparatoria-a-fratte-due-morti-85215Fratte. Spuntano nuovi elementi sul duplice omicidio di Fratte. In un’intercettazione telefonica fra Maria, la moglie di Antonio Procida, e una certa Laura, spunta anche il nome di Lello Ciccone, politico schierato per Forza Italia e candidato alle prossime elezioni regionali.

Ecco il contenuto dell’intercettazione: “Comunque lui (inteso come Antonio) quindici giorni fa… no quindici giorni fa, ma quindici giorni prima che moriva mi disse che per colpa di queste elezioni finiremo sui manifesti (nel gergo, probabilmente inteso come giornali quotidiani) perché lui diceva che la voleva fare bene (presumibilmente fare bene la campagna elettorale), voleva fare una bella cosa perché questo (presumibilmente l’avvocato Ciccone) gli aveva promesso dei posti di lavoro, gli aveva promesso un’associazione, il fatto dei pacchi che già glielo stava dando.
Cioè lui voleva fare una cosa per costruirsi, capito… un altro aggancio al futuro … come ti devo dire… facendo l’associazione, Antonio diceva che poteva costruire un bel bar sul campetto. Voleva fare altre cose… perché lo sai Antonio come era. Antonio era ingegnoso, non si fermava mai… doveva fare soldi! Doveva fare soldi! Doveva fare soldi!.. a fatt che cazz e sold.. sa purtat ind o tauto!”.

L’ex assessore provinciale si è discolpato attraverso le colonne del quotidiano “Il Mattino“, giustificando così tutte le voci sul suo conto: “Premettendo che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, non vorrei che a qualcuno stia dando molto fastidio l’enorme consenso che sto riscuotendo tra gli elettori. E non vorrei che questo  qualcuno possa aver riferito notizie false alla signora la quale ingenuamente le ha ripetute”.

Sabato Romeo