Si presenta Angelo Mariano Fabiani, ds della Salernitana, a commentare il pari odierno dei granata col Pisa.  “Sannino è partito  per impegni personali ed è andato via. Non rischia ed è inutile rispondervi.

Partita di oggi? Era una gara difficile, con un Pisa che è squadra ostica, capace di subire appena sei gol in campionato. E’ una squadra che gioca dietro la linea del pallone, lasciando pochi spazi ai nostri attaccanti. La Salernitana ha messo in campo tutta la propria forza offensiva per provare a vincerla. Purtroppo è un periodo non ideale per i risultati portati a casa ma c’è da dire che abbiamo affrontato avversari in palla. In questo campionato non si regala nulla, basti pensare le distanze minime tra playoff e playout. Questa era una partita che o sblocchi subito oppure attraverso gli episodi come sul gol non concesso a Donnarumma. Abbiamo fatto vedere qualcosa ma non gira nel verso giusto. Siamo nervosi, arrabbiati ma speriamo che la dea bendata si ricordi di noi. Non è stata una bella partita ma per renderla spettacolare c’è bisogno sia dell’una che dall’altra squadra. Se una resta sempre sulla difensiva non c’è la possibilità di dar ritmo.

Fischi? Non sarei sportivo se non li accettassi. I tifosi vogliono sempre il massimo, incitando la squadra e quando poi non si raccolgono i risultati resta il rammarico. Bisogna però essere obiettivi analizzando la agra e sottolineando che la Salernitana meritava di vincere. Il confine tra il vincere e perdere queste partite è sottilissimo, e sono queste sfide a rendere il campionato difficilissimo.

Donnarumma? E’ entrato Caccavallo per dare freschezza all’attacco ma non è lui il problema. Da registrare però la bravura nell’incassare poco.

Rendimento? Siamo una delle squadre con meno ammonizioni. Siamo tutte lì ma i veri valori non si sono ancora espressi. Bisogna lavorare per dare il meglio. Noi a Sannino gli abbiamo chiesto di migliorare il rendimento dello scorso anno. Non sono stati posti vincoli o paletti, vogliamo solo fare di più. Non siamo una matricola ma per diventare una squadra importante devi innalzare il tuo livello nel triennio. Poi si sa, questo campionato lascia sempre spazio alle sorprese”.