salernitanamelfi26_37160_immagine_obigAll’ultimo respiro. La Salernitana cade a Caserta nel derby di mezzogiorno disputato al “Pinto”. Decide un discusso calcio di rigore assegnato a pochi istanti dalla fine ai locali e messo in rete da Mancosu. Una sconfitta immeritata per una Salernitana solida e pragmatica, brava a resistere agli attacchi della squadra di casa seppur senza creare pericoli a Fumagalli e compagni. Il penalty concesso a pochi istanti dalla fine rovina però il tutto e lascia l’amaro in bocca ad una squadra che, dopo una gara di gran sacrificio, ritorna a casa a mani vuote.

Menichini conferma le anticipazioni della vigilia e schiera una Salernitana compatta, con un 4-4-1-1 privo degli squalificati Trevisan, Pestrin e Colombo. Debutta Perrulli, in appoggio all’unica punta Calil, mentre sulle fasce spazio a Pezzella e Gabionetta. Ritornano a sorpresa in panchina sia Nalini che Negro, entrambi fuori per infortunio e recuperati in extremis dal tecnico toscano.

L’approccio alla partita degli ospiti è ottimo: linee strette e tanto gioco sulla fasce permettono ai granata di tenere a bada la Casertana, spinta del clima infuocato del “Pinto“. La partita è maschia, disputata su grandi ritmi. La Salernitana prova a colpire in contropiede con Calil, che dopo una lunga falcata, appoggia male per Pezzella, pronto a concludere in porta da buona posizione. Al ventesimo si accende Perruli che conclude due volte verso la porta di Fumagalli nel giro di pochi minuti senza però trovare il gol. Al 29′ è pericoloso Favasuli, che sfiora l’incrocio direttamente da calcio piazzato. Qualche minuto dopo è straordinario Gori a disinnescare una punizione a fil di palo di Mancino. Sul corner seguente Diakitè manca la deviazione vincente da pochi passi. La Casertana cresce sul piano del gioco e prova a mettere alle corde gli ospiti che resistono e vanno negli spogliatoi sul risultato di 0-0.

La ripresa si apre con la Casertana che prova a sfondare e rintana la Salernitana nella propria metà campo. A parte un tentativo di Diakitè, la squadra granata però tiene bene il campo e non concede occasioni nitide alla compagine di Campilongo. Il secondo tempo scorre via così, con la Casertana che col passare dei minuti inizia a pagare il gran ritmo imposto per più di un’ora di gioco mentre la Salernitana continua a pressare e a chiudere gli spazi senza però riuscire a pungere.

Menichini prova così a dare una scossa ai suoi e inserisce Mendicino al posto di uno generoso Gabionetta, passando ad un 4-4-2 puro. Proprio l’ex Lazio all’83’ lancia Calil in profondità ma il brasiliano, in area, tenta un dribbling di troppo e viene rimontato dai difensori di casa. Nel finale Menichini mette dentro anche Nalini, al posto di un positivo Perrulli. Al 93′ però, quando tutto sembra scritto, arriva la svolta: Tuia prova ad anticipare Diakitè in area ma sbilancia l’attaccante che perde l’equilibrio e cade giù. Giovani non ha dubbi e assegna il penalty tra le veementi proteste dei giocatori ospiti. Dal dischetto si presenta Mancosu che non sbaglia e regala alla Casertana tre punti pesantissimi ed infligge la terza sconfitta in stagione alla Salernitana.

Casertana (4-3-3): Fumagalli; Bianco, Murolo, Mattera, Idda; Mancosu, Cruciani, Marano; Mancino (dal 83′ Carrus), Diakitè, Cunzi (dal 69′ Alvino). A disposizione: D’Agostino, Antonazzo, Bruno, Rajcic, Tito. Allenatore: S. Campilongo.

Salernitana (4-4-1-1): Gori; Bianchi, Tuia, Lanzaro, Franco; Gabionetta (dal 77′ Mendicino), Bovo (dal 90′ Giandonato), Favasuli, Pezzella; Perrulli (dall’85’ Nalini); Calil. A disposizione: Russo, Penta, Grillo, Giandonato, Negro. Allenatore: L. Menichini.

Arbitro: Stefano Giovani (Grosseto)

Reti: 94′ Mancino.

Ammonizioni: Bianco, Mattera, Idda (C), Lanzaro, Favasuli, Tuia (S).

Note: recupero (1′ p.t., 3′ s.t.)

Sabato Romeo