Un pizzico di fortuna, nell’aver trovato il goal al 92°, c’è stato nella vittoria della Salernitana con l’Atalanta. Ma, si sa, la fortuna aiuta gli audaci. E infatti la squadra allenata da Paulo Sousa, con un secondo tempo offensivo e coraggioso, ha meritato la vittoria. Il goal in pieno recupero ha rappresentato il giusto premio alla squadra granata, capace di creare due importanti occasioni da goal oltre alla rete della vittoria messa a segno da Antonio Candreva, calciatore simbolo del campionato vincente della compagine presieduta da Danilo Iervolino.

Ed ora? Come ha commentato il telecronista di Dazn la Salernitana, con questa vittoria, ha “azzannato” la salvezza. Mai espressione fu più realistica. L’aritmetica salvezza, al momento attuale, non è stata ancora raggiunta ma ci manca veramente poco. Un solo punto, da guadagnare in una delle prossime tre gare.

Lo scontro diretto in programma allo Stadio del Mare a Lecce, infatti, non consentirà, ad una delle due contendenti, di raggiungere quota 39. Vincesse il Lecce, lo Spezia, che ha battuto il Milan e ha raggiunto il Verona a quota 30, avrebbe solo altri 6 punti a disposizione, potendo raggiungere al massimo quota 36. In caso di pareggio, la squadra ligure arriverebbe al massimo a 37. In caso, invece, di vittoria dello Spezia, sarebbe il Lecce che, rimanendo a quota 32, non potrebbe superare i 38 punti in classifica nel caso vincesse le ultime due di campionato.

Ovviamente questi sono solo calcoli aritmetici che ipotizzano la quota salvezza massima al momento attuale. E’ probabile, però, che tale quota si abbassi di qualche punto in base ai risultati degli ultimi tre turni di campionato, annoverando tra le squadre invischiate anche il Verona. Ma per stare sicuri al 100% alla Salernitana serve ancora un punticino da racimolare tra lo stadio Olimpico di Roma con la squadra di Mourinho, l’Arechi con l’Udinese e l’ultima trasferta a Cremona.

Siamo sicuri, inoltre, come ha già affermato Vilhena a nome di tutta la squadra, che nei prossimi tre match la Salernitana non baderà ai calcoli aritmetici ma giocherà le tre gare come se fossero tre finali di champions, col massimo impegno e determinazione per raggiungere la posizione in classifica più alta possibile. Alla Salernitana nessuno ha mai regalato punti e la squadra granata niente regalerà a nessuno.

Come accade ogni anno, in serie A, la fase finale del campionato, soprattutto nelle zone calde della classifica, riserva risultati clamorosi e a sorpresa. Gli exploit di Cremonese, Verona e Spezia di quest’anno lo stanno a dimostrare. Gli ultimi turni di campionato sono quelli decisivi. Anche l’anno scorso è stato così con l’insperata salvezza, data al 7%, all’ultima giornata, della Salernitana.

Senza dimenticare la clamorosa e ingiusta retrocessione della stessa Salernitana nel campionato ’98/’99, quando la squadra di Aniello Aliberti retrocesse con 38 punti in classifica a favore del Perugia che raggiunse rocambolescamente quota 39 dopo i soliti risultati a sorpresa a cui le fasi finali dei campionati di massima serie, ormai, ci hanno abbondantemente abituati.

Salernitana Atalanta Paulo Sousa dà indicazioni dalla panchina

E’ auspicabile, pertanto, che Danilo Iervolino e il suo staff, se la loro intenzione è quella di stabilizzarsi per un medio / lungo periodo in massima serie, programmino, per il prossimo campionato, un organico che sia in grado di veleggiare sin dall’inizio in posizioni tranquille di classifica, un po’ come è avvenuto già quest’anno, e che possa concludere il torneo con almeno una quarantina di punti in classifica, evitando così di dover soffrire fino all’ultima giornata.

La riconferma degli elementi migliori con l’integrazione di nuove forze capaci di arricchire l’organico elevandone il tasso tecnico sembrerebbe la soluzione migliore. Paulo Sousa, autentico stratega di questa salvezza, è un allenatore che ha le idee chiare e sa cosa vuole. Al Presidente Iervolino e al Direttore De Sanctis non rimane che seguirne le indicazioni.

Salernitana – Atalanta 1 – 0

Reti: 47’ st Candreva.

Salernitana: Ochoa, Bradaric, Daniliuc, Vilhena (44’ st Bohinen), Botheim (35’ st Candreva), Coulibaly, Dia, Mazzocchi (19’ st Kastanos), Lovato, Pirola, Piatek. All. Paulo Sousa

A disposizione: Fiorillo, Sepe, Sambia, Bonazzoli, Troost-Ekong, Gyomber, Maggiore, Nicolussi C..

Atalanta: Sportiello, Toloi, Koopmeiners, Ederson, De Roon, Djimsiti (26’ st Demiral), Scalvini, Zappacosta, Pasalic (1’ st Hojlund), Zapata (19’ st Muriel), Soppy (3’ st Okoli). All. Gian Piero Gasperini

A disposizione: Musso, Rossi, Bernasconi, Mendicino, De Nipoti.

Arbitro: Marco Piccinini di Forlì.

Assistenti: Gamal Mokhtar (sez. Lecco) – Domenico Palermo (sez. Bari).

IV Uomo: Giacomo Camplone (sez. Pescara).

Var: Luigi Nasca (sez. Bari).

Assistente var: Simone Sozza (sez. Seregno).

Ammoniti: Lovato, Coulibaly (S), Scalvini, De Roon (A).

Angoli: 5 – 3

Recupero: 1’ pt, 5’ st.