VINCENZO-TORRENTE-680x365Il futuro è adesso. Sono giorni di decisioni importanti in casa Salernitana. A Villa San Sebastiano Claudio Lotito sta per sciogliere tutti i dubbi riguardanti le scelte tecniche per il ritorno in Serie B. L’unica certezza è l’addio ormai consumato di Leonardo Menichini. Il trainer di Ponsacco ha avuto nei giorni scorsi un incontro con il patron granata per delineare il proprio futuro professionale. Si erano lasciati con un “le faremo sapere” che non lasciava presagire nulla di buono. Così, dopo il pranzo di ieri con Fabiani, Lotito ha deciso di dare il ben servito all’ex coach del Pisa e ripartire da un nuovo tecnico, con una grana economica però da non sottovalutare. Menichini infatti non intende mollare il rinnovo automatico guadagnato con la promozione in Serie B, ingaggio sui centoventimila euro annui, e potrebbe rescindere il contratto solo con il pagamento in una sola tranche dell’intero contratto, dando un colpo importante alle finanze del club. Fabiani dal canto suo aspetta e valuta. Possibile  un esonero con l’allenatore che resterebbe a libro paga ma impossibilitato ad allenare per un anno. Un braccio da ferro da risolvere per il bene di tutte le parti in causa e per non cancellare con un colpo di spugna un’annata da record.

Via Menichini dunque, ma da chi si ripartirà? In pole c’è Vincenzo Torrente. Il tecnico, cetarese doc, è il favorito per la corsa alla panchina granata e aspetta solo una telefonata per mettere tutto nero su bianco. L’ex Genoa è in vantaggio su Atzori, mentre la pista Simone Inzaghi va via via scemando, soprattutto per il desiderio di Lotito di continuare a puntare sull’ex bomber per la panchina della Primavera della Lazio. Sullo sfondo restano anche Toscano, Novellino e De Canio, papabili solo in virtù di un lauto accordo con Menichini che permetterebbe ai granata di avere più denaro da investire. Un rebus dunque, pronto però ad essere risolto.

Sabato Romeo