Si chiude la prima giornata di convegni, al Festival del Calcio Italiano, giunto quest’anno all’undicesima edizione. Presso la Sala Bottiglieri del Palazzo Sant’Agostino – sede della Provincia di Salerno, si è concluso ieri, il primo dei tre giorni di convegni: Sport, Finanze & Diritto e la Presentazione del libro di Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 ore.

Tra gli ospiti che hanno partecipato: Antonio Sanges, Presidente Ass.Italiana Commercialisti Azienda Sport; Maurizio Puglisi, Presidente della Gelbison Cilento; Carlo Rombolà, Avvocato ed esperto di diritto sportivo internazionale; Marco Bellinazzo, Giornalista del Sole 24 ore; Eduardo Chiacchio, Avvocato; Paola Berardino, delegata provinciale del Coni.

Ad aprire il convegno, il ringraziamento di Paola Berardino: “Porgo i saluti del Presidente del Coni e il Coni provinciale, di cui ho l’onore di essere delegata provinciale, complimenti a Donato Alfani per questo evento a 360 gradi che tratta vari aspetti dello sport, noi dell’ambito sportivo sappiamo che lo sport non è soltanto una serie di valori educativi. Lo sport è un grande amico dell’uomo da quando nasce fino a quando cessa di esistere e lo accompagna in tutte le azioni quotidiane”. 

Immediato il riconoscimento di Donato Alfani, Giornalista e Project Manager del Festival del Calcio Italiano, a tutti i presenti: “Un sincero ringraziamento ai presenti e ai relatori per la disponibilità”.

Successivamente, l’intervento del Dottor Sanges, Presidente Ass.Italiana Commercialisti Azienda Sport:

“Abbiamo fatto diversi convegni, l’ultimo con la Clivense, per parlare di questa nuova azienda calcio partecipata. Il progetto Gelbison lo posso identificare come un piccolo “Modello SudTirol” perchè sono state coordinate tutte le cittadine che fanno parte del Vallo della Lucania e provincia.Non si parla più di azienda calcio popolare ma di azienda calcio partecipata, ovvero i tifosi che partecipano all’azienda calcio. Se noi leggiamo i numeri dell’azienda calcio vediamo che c’è un profondo rosso, c’è un indebitamento molto alto. La crisi del sistema calcio è posizionata per un valore aggiunto del 49%. Da questi nostri interventi si può delineare un progetto di sport 4.0 dove i tifosi devono essere sempre al centro del problema e devono essere sempre coordinati.

Convegni Festival del Calcio – prima giornata – Colantuono allenatore giovanili Salernitana

Con la Superlega abbiamo visto come i tifosi abbiano fatto da ostacolo, siccome la Superlega non era un discorso di merito, i tifosi si sono fatti sentire”.

A seguire l’intervento del Dottor Enzo Marra, commercialista:

“Abbiamo bilanci di società sportive che presentano patologie di organizzazione, di spese non documentate. Credo si debba aprire un dibattito anche su queste questioni: se ci ricordiamo nel 78 i carabinieri arrivarono al calciomercato. Negli ultimi anni i legislatori hanno posto maggiore attenzione, con il governo Conte 1, si è smembrato il sistema sportivo e oggi abbiamo 3 soggetti che giocano la partita del sistema sportivo: il Dipartimento dello sport, Sport e Salute e il Coni. Oggi, il sistema dilettantistico abbiamo l’impressione che si possa indebolire, la normativa è in continuo cambiamento.

Con questo evento si pone una riflessione su questi argomenti perchè gli si dedica troppo poco spazio.”

Tra i presenti, anche Maurizio Puglisi, Presidente Gelbison Cilento, che ha raccontato la sua entusiasmante avventura: “Racconto la mia esperienza da trincea, io vengo dal mondo dilettantistico, ho fatto 30 anni, il calcio per me è una passione, sono un profondo conoscitore attraverso gli errori commessi. Il passaggio dilettanti/ professionisti è traumatico; nel calcio professionistico i contratti sono atipici, si seguono le leggi della Figc e dello stato italiano, spesso contrastanti, non esistono più’ i volontari.

Io ho fatto tanto calcio dilettantistico poi sono stato chiamato dalla Gelbison (Montesacro) che versava in una condizione disperata, aveva più di 130mila euro di debiti contrattuali con i calciatori, mi hanno coinvolto per riprendere la situazione, io sono tornato cercando di rimanere asettico e non appassionato, cercando di credere in quest’impresa impossibile”. E poi aggiunge: “Il progetto sembrava megalomane ma l’unico modo era ambire a qualcosa di più importante altrimenti non c’era modo, la Gelbison è patrimonio dell’intero Cilento ed è la squadra di riferimento del territorio. Se vuoi fare innamorare i tifosi devi avere i numeri. Siamo entrati nella storia: la Gelbison è la prima squadra del Cilento che è entrata tra i professionisti e abbiamo vinto anche a livello di sostenibilità.

Il calcio ha funzione se ha continuità, non si vince sempre, per noi entrare esserci trovati al girone di andata con 23 punti quando eravamo anche senza campo è stato un traguardo storico. L’altro miracolo che stiamo facendo, abbiamo anticipato la politica e abbiamo investito su Acropoli, più di 270 miliardi per avere un campo a norma.”

Convegni Festival del Calcio – prima giornata

Altro contributo, quello di Carlo Rombolà, Avvocato ed esperto di diritto sportivo internazionale:

“La definizione di antagonista non è proprio corretta, anch’io sono un sostenitore del calcio locale, popolare. Se ne era parlato anche da un punto di vista legislativo, noi parliamo di azionariato popolare ma siamo indietro rispetto alle altre nazioni europee.
 E’un peccato perchè il sostegno dal basso è imprescindibile per aiutare il calcio attuale a sopravvivere. Io non sono contro il calcio romantico per partito preso, ma il calcio così come l’abbiamo conosciuto non è più lo stesso e ha dei problemi economici rispetto ai quali la pandemia ha avuto un ruolo come acceleratore di problemi già in essere. E siccome tutti i problemi fanno riferimento alla liquidità, allora io dico che se vogliamo salvare questo sport da una bancarotta, ben vengano anche gli investimenti esterni e il ricorso a sostentamenti come quelli derivanti dai diritti televisivi. Non dobbiamo rifuggire le novità ma accoglierle come una della ancora di salvezza del nostro sport. Accogliamo ciò che il presente e il futuro ci offre per dare linfa nuova al calcio senza dimenticare che lo spirito di questo sport”.

Altro ospite di rilievo, Marco Bellinazzo, Giornalista del Sole 24 ore, autore di diverse pubblicazioni, che cha presentato la sua più recente pubblicazione, “Le Nuove guerre del calcio”: “Ci sono tanti mali nel calcio: Squilibri, mancanza di sostenibilità, mancanza di visione, si fa fatica a far capire che lo stadio significa rigenerare quel territorio così da aver il doppio se non il triplo dei ricavi, la grande ipocrisia che viviamo oggi in Italia è la discussione dei debiti fiscali concessi dallo stato. Piccolo dettaglio: i presidenti devono porsi dinanzi alla politica con serietà. Bisogna ridurre i costi e far aumentare i ricavi. Dal 2020 con la legge di bilancio 2019 il sistema di finanziamento dello sport italiano è basato sulle tasse.

I soldi che vanno al Coni per l’attività olimpica, i soldi che vanno alla federazione attraverso sport e salute ecc… Provengono dal prelievo fiscale sull’universo sportivo ma tre/quarti proveniva dal calcio professionistico che è all’incirca il 70% dei soldi che pagano le imposte. Lo Stato non deve dare soldi allo sport, deve restituire già soldi di quelli che prende e destina ad altre attività. Si deve fare un piano di riforme serie, già partendo da questo scambio equo puoi impostare un piano di rilancio e questo passa, abbassando i costi e aumentando i ricavi, passa dalla speranza che ci diano gli europei nel 2032. Dal punto di vista delle infrastrutture tra l’Italia e la Turchia non c’è paragone. Erdogan in Turchia negli ultimi 12-15 anni ha rifatto tanti stadi (ha investito quasi 3 miliardi investiti). Dobbiamo avere la speranza che la Uefa ci dia fiducia. Ci vuole uno scambio equo tra la politica e il calcio per riformare tutto”.

Dopo aver approfondito lo scenario che concerne il nostro Paese, il nostro Calcio, il dott. Bellinazzo si è soffermato su alcune tematiche riscontrabili nel suo libro.

Tema plusvalenze: “A differenza di qualsiasi asset di un’azienda il valore di un calciatore non è determinabile. Finché non verrà introdotto – e credo sia impossibile – un algoritmo che fissa dei parametri per la valutazione di un giocatore, sarà impossibile per qualsiasi tribunale stabilire che il prezzo di un calciatore è stato esagerato in maniera artefatta. A meno che non ci sia come accadde nel caso Chievo e Cesena la prova documentale (deve esserci il dolo) che due squadre si sono messe d’accordo per un’operazione di scambio in cui tu hai una prova che quei due giocatori valevano 1 e se li sono scambiati a 10.

Convegni Festival del Calcio – prima giornata

La contestazione sul valore in quanto tale non ha ragione d’essere.La manovra più complessa riguarda invece la manovra stipendi ma lì entriamo in una deriva di interpretazione. La Juve il 28 marzo 2020 disse di risparmiare 4 mensilità, se si riparte col campionato una parte sarà versata. Ai calciatori gli sarà stato assicurato che sarebbe stati pagati attraverso delle scritture provate e da quel punto di vista la Juve ha contabilizzato in alcuni anni i pagamenti. La Procura e la Consob dicono che sono stati pagati in un altro modo, tutto questo sarà il cuore del processo. Questo crea anche presupposti per l’intervento della Giustizia Sportiva che invece sulle plusvalenze si è già pronunciata”.

In chiusura, il prezioso intervento dell’avvocato Edoardo Chiacchio che ha mostrato la sua stima nei confronti dei precedenti relatori e aggiunto:

“Lo studio del diritto sportivo non può essere affrontato se non si è dotati della passione professionale del diritto sportivo. Eliminiamo il concetto di fredda valutazione perché il calcio è passione come riferito da tutti i colleghi qui presenti; il Dottor Bellinazzo, notevole personalità della materia, ha espresso delle nozioni importanti, anche dotando il suo intervento di numeri delle società di calcio e delle risorse che il calcio garantisce allo sport italiano se è vero come è vero che gran parte delle risorse arrivano proprio dal calcio.

Ho molto apprezzato l’intervento del dottor Puglisi, Presidente della Gelbison che ha trasmesso uno spirito di impresa, la Gelbison ha vinto il campionato di serie D confrontandosi ci realtà superiori numericamente e invece non sempre vince chi è più dotato di numeri, tifosi e chi ha più denaro ma vince chi è più bravo nel complesso”.

Le giornate Professionali dello Sport, proseguiranno oggi, 14 dicembre.

Di seguito il programma della giornata:

Ore 9.30 – Conferenza su Sport, Turismo, Ambiente, Sostenibilità & grandi eventi – presso Sala Bottiglieri – Provincia di Salerno;

Ore 11.00 – Quale futuro per i giovani calciatori – presso Sala Bottiglieri – Provincia di Salerno;

Ore 17.00 – Sport & Medicina – presso Sala Bottiglieri – Provincia di Salerno.

Ore 18.30 – Presentazione del libro di Italo Cucci – presso Sala Bottiglieri – Provincia di Salerno.