f9a39497-7df6-4700-9fd4-b34a09cd1313Ospite al convegno inaugurale di una sede dell’Università telematica Pegaso a Giffoni Valle Piana, Luciano Moggi si è soffermato anche sull’universo Salernitana, raccontando ai cronisti anche i suoi trascorsi con il co-patron granata Claudio Lotito.

Lotito mio erede? No, l’ho conosciuto quando ero amministratore della Roma e lui era fidanzato con la figlia di Gianni Mezzaroma che poi ha sposato. Quando poi è diventato presidente della Lazio ho detto io ‘adesso ti sistemano’, invece devo dire che ha fatto talmente bene a prendere una società in dissesto finanziario e portarla ora tra le cinque società attive, perché la Lazio oltre a fare bei risultati è anche una società in attivo. Che poi riesca a ottenere anche a Salerno gli stessi risultati è impossibile, a Salerno può piazzare qualche giocatore della Lazio e valorizzarlo, ma può essere un qualcosa che va bene anche alla Salernitana. Sono favorevole alla multiproprietà, per me è l’anima del settore giovanile, può valorizzare i giocatori e permettere alla squadra di fare un bel campionato, restituendo alla Lazio giocatori ‘fatti’. Il dirigente ex Juventus glissa invece sulla serie A, “passiamo a un’altra domanda”, ma elogia il tecnico Colantuono. Quando gli viene chiesto di Angelo Mariano Fabiani ci tiene a precisare. “Amico è una parola grossa, conoscente già è più accettabile. Lui è l’emanazione di Lotito, quindi avrà la sua stima. Magari la mia è diversa, ma è tanto che sta qui e tanto male non ha fatto”.